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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Lo "sforzo enorme" di Emiliano, alloggi per 400 migranti tra Foggia e San Severo: "Abbiamo bisogno di loro"

Questa mattina Michele Emiliano, alla presenza del questore di Foggia, ha inaugurato la Foresteria di Casa Sankara, 100 moduli abitativi per 400 migranti e agricoltori che lavorano nei campi della Capitanata

“Vogliamo dare attraverso i prodotti agricoli italiani l'immagine di un Paese civile che produce in modo legale prodotti di qualità che sono il frutto del lavoro dell'uomo. Chi viene a lavorare per la nostra agricoltura troverà in queste foresterie, grazie alla Regione Puglia e allo Stato, un luogo dignitoso dove dormire, lavarsi, mangiare, essere seguiti dal punto di vista sanitario come prevedono le leggi regionali. Diamo così dignità alla produzione agricola fatta in modo legale e umanamente sostenibile, perché tutto ciò che è bestiale, illegale, che soffoca i diritti umani ed è frutto di abuso, prepotenza, arroganza e di mafia non può essere venduto da un Paese civile, fa solo danno. Senza questi lavoratori l’agricoltura pugliese non potrebbe resistere, per questo abbiamo dato vita a questo esperimento delle foresterie, grazie appunto all’iniziativa della Regione Puglia in collaborazione con il PON sicurezza e quindi anche del Ministero degli interni. Stiamo investendo anche nel sistema di trasporto pubblico per sottrarre questi lavoratori al ricatto dei caporali, un’opportunità per le aziende ancora troppo poco utilizzata.  Esperienze del genere non esistono in nessun’altra parte d'Italia, in Puglia abbiamo realizzato già diverse foresterie, grazie anche ai Sindaci che si sono attivati ad aiutare le loro imprese agricole a legalizzare tutta la procedura di reclutamento e gestione del lavoro, e alle questure e prefetture”.

Lo ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che ha inaugurato oggi la Foresteria per l’accoglienza temporanea di lavoratori agricoli in località Fortore a San Severo.

La struttura realizzata dalla Regione Puglia prevede 400 posti letto con servizio mensa, moduli abitativi climatizzati con servizi igienico-sanitari.  Il modello di accoglienza si inserisce nell’attuazione del partenariato istituzionale con i Ministeri dell’Interno e del Lavoro. Presenti alla cerimonia sono i rappresentanti istituzionali, delle Forze dell’ordine, sindacati e associazioni datoriali, i rappresentanti della DG immigrazione del Ministero del Lavoro e del Dipartimento delle Libertà civili del Ministero dell’Interno.

Il presidente Emiliano ha anche scoperto una stele in memoria di Stefano Fumarulo, dirigente della Regione Puglia che aveva ideato e aperto la strada a queste politiche di accoglienza: “Stefano era un vero patriota italiano. Essere patrioti non consiste, come qualcuno sostiene, lasciare al loro destino le persone in difficoltà. Per Stefano il tricolore era una specie di grande canotto di salvataggio per tutti coloro che nel mondo avevano bisogno dell'Italia per trovare una vita dignitosa e bella. Il risultato di oggi è frutto delle sue intuizioni e della sua determinazione”.

La Foresteria di San Severo è stata finanziata con fondi del PON Legalità e del FSC. Il costo di esecuzione dei lavori e di infrastrutturazione con i moduli abitativi è stato di 850 mila euro  + 1,2 milioni di euro. Ci sono 400 posti letto all'interno di moduli abitativi climatizzati, con servizi igienico-sanitari. È prevista l’attivazione dei servizi di infermeria, cucina e mensa, orientamento socio-legale, sportelli mobili di avviamento e sicurezza sul lavoro  attraverso i progetti in fase di avvio FAMI Emergenziale e Pon Inclusione.

Per il servizio di trasporto dei lavoratori stagionali, la Regione, tramite la sezione Sicurezza del cittadino, Politiche per le migrazioni ed Antimafia sociale, ha pubblicato un bando di trentamila euro per la provincia di Foggia per la selezione delle associazioni di volontariato e di promozione sociale cui affidare il servizio di noleggio senza conducente di veicoli destinati al trasporto di persone, aventi al massimo otto posti a sedere oltre al sedile del conducente.

Ci saranno quindi minibus per il trasporto dei lavoratori da e per i luoghi di lavoro, in modo da evitare l’intermediazione illegale da parte dei caporali. In più sono stati destinati ventimila euro per l’acquisto di biciclette da fornire ai lavoratori immigrati stagionali.

L’intervento della Foresteria “Fortore” rientra nelle più generali politiche della Regione in materia di immigrazione e di contrasto al caporalato, in collaborazione con i Ministeri dell’Interno e del Lavoro e con le Prefetture e i Comuni e con il prefetto Jolanda Rolli, primo commissario di Governo per l’emergenza dell’area della Capitanata.

Tramite il Pon Legalità si è fatto fronte alle prime fasi dell’emergenza per le infrastrutture. La parte della gestione di emergenza delle strutture è stata affrontata con fondi Ue-Fami (fondo asilo migrazione integrazione), mentre con fondi del Ministero del Lavoro sono stati avviati interventi di integrazione e uscita dall’emergenza

“La foresteria inaugurata oggi a Casa Sankara, sulla strada statale tra Foggia e San Severo, che estende a 600 persone l’ospitalità, assieme al primo pullman per il trasporto legale dei lavoratori partito dallo stesso sito, segnano una prima importante tappa lungo la difficile strada della difficile lotta al caporalato e per restituire dignità a tantissimi uomini e donne che contribuiscono alla ricchezza del nostro settore agricolo. Di questo va dato atto alla Regione Puglia e anche ai sindacati e alla rete delle associazioni che hanno lavorato per soluzioni condivise con le istituzioni e i lavoratori migranti”.

È quanto affermano in una nota congiunta le segreterie regioni di Cgil e Flai Puglia. “Occorre proseguire con maggiore intensità sulla strada indicata – affermano Pino Gesmundo, segretario generale della Cgil pugliese, e Azmi Jarjawi, segretario provinciale della Flai Puglia -: accoglienza, trasporto pubblico, intermediazione del lavoro trasparente e legale. Su quest’ultimo versante ci sono ancora ritardi, nonostante la Regione Puglia da anni abbia previsto presso i Centri per l’impiego servizi dedicati soprattutto nel periodo estivo per il lavoro agricolo e le cosiddette liste di prenotazione. La verità è che manca totalmente la presenza e il sostegno del Governo, nonostante quanto previsto dalla Legge 199 e dai protocolli sottoscritti tra i ministeri dell’Interno, del Lavoro e della Giustizia tre anni fa”.

“Soprattutto serve una assunzione forte di responsabilità da parte del mondo delle imprese, che poco o nulla fanno sul versante dell’accoglienza, nonostante quel che prevede la Bossi-Fini, e ancora scarsamente presenti ai tavoli della Rete del lavoro agricolo di qualità, la cabina di regia istituzionale dove poter tarare e costruire assieme questi servizi utili per i lavoratori ma anche per le imprese che vogliono operare nel rispetto della legge e dei contratti – concludono Gesmundo e Jarjawi -. In questo senso chiediamo ai Prefetti ogni sforzo possibile per sostenere questo progetto e chiamare il mondo produttivo a dare il proprio contributo per sconfiggere un fenomeno che offende e schiavizza persone e getta ombre oscure su un sistema agricolo, quello pugliese, che invece deve competere sulla qualità dei prodotti e non sulla contrazione di diritti e salari”.

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