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Economia

Imu sulla prima casa, Miranda: “Verso un aumento ingiustificabile”

"Il Comune di Foggia non può mettere ancora una volta le mani nelle tasche dei cittadini foggiani". Mongelli: "Siamo costretti a farlo". Rocco Lisi: "Rischiamo di non chiudere il bilancio"

L’aumento dell’Imu sulla prima casa (quella sulla seconda è stata portata già al massimo) – annunciato in anteprima sulle pagine di FoggiaToday qualche giorno fa – sta facendo il giro dei partiti, delle associazioni e dei cittadini.

A tuonare contro questa decisione e in barba alle dichiarazioni del sindaco: “Siamo costretti a farlo” - è il consigliere dell’Unione di Centro e presidente dell’Associazione Qualità della vita, Luigi Miranda.

La decisione (l’aliquota sulla prima casa potrebbe passare dal 4 al 5 per mille o ancora peggio al 5,5), senza la quale però il Comune rischierebbe di non chiudere il bilancio, verrà presa a breve nonostante qualche mese fa Mongelli scartò l’ipotesi di un ritocco fiscale in materia.

LUIGI MIRANDA - “Il Comune di Foggia non può mettere ancora una volta le mani nelle tasche dei cittadini foggiani – spiega l'avvocato Miranda – che in questo modo sono costretti a pagare le scelte sbagliate e poco lungimiranti rinvenienti anche da passate scelte amministrative”.

"Inoltre regge fino ad un certo punto la pur vera questione della Spending review, anche alla luce dell'inserimento di Foggia nel decreto Salva Cittá che dovrebbe essere approvato dal Consiglio dei Ministri e che dovrebbe aiutarci a scongiurare il dissesto finanziario”  fa sapere l’esponente dello scudocrociato.

“All’aumento delle tasse – aggiunge l’avvocato – non corrisponde un adeguata qualità e quantità dei servizi comunali” – che conclude – “Oggi ci troviamo di fronte una realtà fatta di cittadini che giornalmente protestano sotto Palazzo di Città per la loro condizione di precarietà, ma anche di tantissima  altra gente,che vive silenziosamente una crisi profonda”

 

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