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Altri 24 conferitori, i rifiuti di 62 Comuni a Passo Breccioso: "L'impianto di biostabilizzazione è al collasso"

Dal giorno di Pasqua, la situazione è degenerata. Forse in modo irreversibile. A lanciare l'allarme è Antonio Papa, della segreteria provinciale Ugl-Ia

L'impianto di Passo Breccioso è al collasso. Dal giorno di Pasqua, infatti, la situazione relativa alla gestione dei rifiuti, all'impianto di biostabilizzazione gestito da Amiu Puglia spa, è degenerata. Forse in modo irreversibile. A lanciare l'allarme è Antonio Papa, della segreteria provinciale Ugl-Ia. "Da Pasqua, l'Agenzia regionale AGER ha dísposto l'incremento di ulteriori 24 comuni conferitori a Passo Breccioso, unica piattaforma autorizzata dell'intera Capitanata, a seguito della chiusura della discarica di Deliceto, portando a 62 Comuni l'elenco dei soggetti autorizzati a conferire i rifiuti indifferenziati. La situazione, per i lavoratori, è diventata insostenibile. È ormai impossibile gestire le circa 500 tonnellate al giorno di rifiuti conferiti, sia per il personale operativo dell'impianto che per gli autisti dei compattatori costretti a stare in fila per ore, in attesa di scaricare i rifiuti trasportati", spiega.

"E il disagio non è solo delle maestranze, ma si riversa anche sulle Amministrazioni dei vari Comuni che sono costrette ad accollarsi tariffe di conferimento altissime, dato che la parte destinata alle discariche, dei rifiuti lavorati a Foggia, finisce in impianti di destinazione finale extraprovinciali, ubicati in provincia di Taranto, con aggravi di costi soprattutto per i trasporti. Le Autorità regionali preposte alla gestione del ciclo dei rifiuti, negli ultimi 6 anni, si sono limitate esclusivamente a dirottare i conferimenti dei rifiuti urbani indifferenziati dei Comuni pugliesi, da un impianto all'altro, tamponando annose ed irrisolte emergenze, senza pianificare alcuna implementazione impiantistica, soprattutto in riferimento alla provincia di Foggia", denuncia.

"E ciò che fa più rabbia è che l'impianto di Passo Breccioso dispone già di una sua discarica di servizio ubicata a 500 metri dal luogo in cui i rifiuti vengono trattati. La discarica di servizio/soccorso annessa al biostabilizzatore di Foggia versa in condizioni di totale trascuratezza, da anni. Questo sito, che pure in passato fu utilizzato per lo sversamento dei rifiuti urbani, giace abbandonato a sé stesso, senza che sia stato predisposto alcun progetto, né per la messa in sicurezza della discarica, né per l'utilizzo delle volumetrie residue disponibili. Di fronte a tutto questo, la Regione Puglia ed il Presidente Michele Emiliano tacciono colpevolmente", punta il dito Papa.

"L'Agenzia Regionale AGER, adibita alla gestione del ciclo dei rifiuti pugliesi, guidata dall'avvocato Gianfranco Grandaliano (che già aveva ricoperto il ruolo di Presidente di Amiu Puglia spa) continua a fare il gioco delle 3 carte, senza affrontare mai sul serio il problema della riorganizzazione del ciclo dei rifiuti in Puglia che non può prescindere da una implementazione di impianti e discariche esistenti e di nuovi, da costruire. Ed intanto, l'intera gestione dei rifiuti della Provincia di Foggia è al collasso. L'ennesimo smacco per i pugliesi di Capitanata, gli stessi pugliesi che, evidentemente, qualcuno in Regione continua a ritenere cittadini di serie B".

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