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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Trenitalia 'salta' Foggia, il ministro Toninelli alza le mani perché "la fermata non è sostenibile per l'azienda"

Il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti ha risposto all'interrogazione del deputato manfredoniano Antonio Tasso sulla mancata fermata nella stazione di Foggia di due Frecciargento

“Come Ministro  riservo di svolgere ulteriori verifiche per individuare eventuali soluzioni, anche nell’ambito del Contratto istituzionale di Sviluppo dell’area”. Così il Ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, in risposta oggi al deputato manfredoniano Antonio Tasso nell’ambito del Questione Time in corso alla Camera in relazione alla mancata fermata nella stazione di Foggia di due treni Frecciargento che collegano Bari a Roma, e viceversa. La notizia della fermata a Barletta ha ingenerato numerose polemiche in Capitanata e doglianze istituzionali, entrando finanche nella campagna elettorale in corso al Comune di Foggia.

Il Ministro alza le mani e si rifà alle ragioni di Trenitalia, pur promettendo un approfondimento. ““Sui servizi ferroviari – ha dichiarato l’esponente di Governo pentastellato-, Trenitalia evidenzia che il nuovo orario estivo 2019 a partire dal 9 giugno offre 8 treni giornalieri frecciargento che collegano Foggia con Roma nell’arco della giornata. La motivazione riferita invece per la mancata fermata a Foggia degli altri Frecciargento è che l’analisi della fattibilità tecnica ed economica ha evidenziato un significativo allungamento dei tempi di percorrenza, dai 15 ai 20 minuti. Infatti il treno sarebbe costretto a cambiare direzione per poi proseguire verso Roma. La maggiore durata del viaggio genererebbe una riduzione della domanda da Bari a Roma non recuperabile dalla potenziale domanda da Foggia, con ripercussioni negative sulla sostenibilità economica di cui la società è costretta a tenere conto. Come Ministro, ovviamente, mi riservo di svolgere ulteriori verifiche per individuare eventuali soluzioni anche nell’ambito del Contratto istituzionale di Sviluppo dell’area”.

Quindi il passaggio sul CIS all’attenzione del Governo. “Quello di Foggia e del Contratto istituzionale di Sviluppo è un tema caro al Governo, sul quale puntiamo molto per sbloccare opere ferme da anni. Occorre realizzare interventi strategici connessi tra loro per dare piena attuazione al potenziale territoriale non pienamente espresso sino ad oggi. Settori come ambiente, infrastrutture, sviluppo economico e turismo, valorizzazione delle risorse naturali. Sono allo studio proposte che vanno dal porto turistico di Peschici alla superstrada del Gargano, dall’aeroporto Gino Lisa alla Diga di Piano dei Limiti. Il Cipe ha già approvato l’assegnazione di risorse finanziarie per 280 milioni di euro, un passo importante che apre la strada allo sblocco di opere che la Capitanata aspetta da molto tempo” ha concluso il Ministro cinquestelle.

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