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Dissesto idrogeologico in Capitanata: l’importanza della multifunzionalità

La Fiera Internazionale dell’Agricoltura ha dedicato in questi giorni una sezione alla multifunzionalità: lo spazio espositivo del M.i.A., realizzato dalla Fondazione BioHabitat in collaborazione con FederUnacoma e con il contributo della Regione Puglia

La Fiera Internazionale dell’Agricoltura ha dedicato in questi giorni una sezione alla multifunzionalità: lo spazio espositivo del M.i.A., realizzato dalla Fondazione BioHabitat in collaborazione con FederUnacoma e con il contributo della Regione Puglia.

Le sistemazioni territoriali, gli interventi di manutenzione per contrastare il dissesto idrogeologico e prevenire gli incendi sono funzioni che, oggi più che mai, competono alle imprese agricole. La multifunzionalità in agricoltura – che comprende l’insieme delle attività di presidio sul territorio e di salvaguardia ambientale che si affiancano a quelle produttive tradizionali – ha acquisito negli ultimi anni un’importanza crescente. Questo ha riflessi importanti per l’industria delle macchine e delle attrezzature agricole, chiamata a realizzare tecnologie che possano assolvere a questi compiti in modo sempre più specifico ed efficiente.

La Fiera Internazionale dell’Agricoltura ha dedicato in questi giorni una sezione alla multifunzionalità: lo spazio espositivo del M.i.A., realizzato dalla Fondazione BioHabitat in collaborazione con FederUnacoma (la federazione dei costruttori di macchine agricole aderente a Confindustria) e con il contributo della Regione Puglia. L’area M.i.A. ha offerto al pubblico documentazione e filmati esplicativi sulle attività di manutenzione e presidio del territorio, ospitando un ricco programma di convegni tra i quali quello dal titolo “Il dissesto idrogeologico in Puglia – La situazione della Capitanata”, svoltosi la mattina di sabato 29, realizzato sempre con il contributo della Regione e organizzato da EuD Engineering.

Nel corso dell’incontro – al quale hanno preso parte rappresentanti della Regione Puglia, dell’Ordine dei Geologi, dei Consorzi di Bonifica della Capitanata e del Gargano, e delle amministrazioni locali – il rappresentante di FederUnacoma, l’agronomo Paolo Buttaci, ha ricordato come le lavorazioni del suolo possano influenzare in modo determinante il ruscellamento superficiale e sotto-superficiale. “Gli interventi che producono irregolarità nella superficie del terreno e porosità nella struttura dello stesso – ha spiegato Buttaci – agiscono come regolatori per l’infiltrazione del suolo”. “Le tecniche meccaniche di minima lavorazione, le pratiche che limitano l’affinamento eccessivo del terreno e i sistemi che riducono la compattazione del suolo – ha detto ancora Buttaci – possono con grande efficacia contrastare il ruscellamento e l’erosione, mentre interventi di sistemazione come il terrazzamento nelle superfici scoscese rappresentano anch’essi un presidio nei confronti del dissesto”.

“La mostra di Foggia sulla multifunzionalità e i convegni sul tema delle sistemazioni territoriali e del dissesto – ha spiegato a margine del convegno Davide Gallarate, dell’Ufficio Eventi di FederUnacoma – è l’anticipazione di un’iniziativa sulla multifunzionalità di più ampia portata che verrà realizzata, sempre in collaborazione con BioHabitat e con la Regione Puglia, nell’ambito di Agrilevante, la rassegna internazionale delle tecnologie per le filiere agro-industriali che si svolgerà alla fiera di Bari nell’ottobre prossimo”.

“Il territorio pugliese, vaste aree del territorio nazionale ed ampie regioni della stessa area mediterranea sono esposti al rischio geologico e a fenomeni di deterioramento ambientale - ha aggiunto Gallarate – e per questo è importante che le attività agricole multifunzionali vengano promosse con iniziative specifiche anche nel contesto della grande rassegna barese”. Oltre al tema ambientale, particolare attenzione è stata riservata al tema della sicurezza nell’uso delle macchine agricole. Intervenendo al convegno nazionale sul tema “La prevenzione e la salvaguardia di chi lavora in agricoltura” realizzato in collaborazione con l’INAIL, che si è svolto nella giornata di venerdì 29 e che ha visto la partecipazione di autorevoli rappresentanti della filiera agro-meccanica; l’Ingegner Domenico Papaleo, dell’Ufficio Tecnico di FederUnacoma, ha ricordato come, nella prospettiva tracciata dalla Direttiva 2006/42/CE, il rischio di infortuni debba essere ridotto in primo luogo integrando criteri e dispositivi di sicurezza già nella fase di progettazione dei mezzi meccanici, e come l’industria italiana sia impegnata in modo sempre maggiore per realizzare macchine intrinsecamente sicure. “Permane tuttavia una percentuale di rischio legata all’obsolescenza dell’attuale parco macchine e alle modalità nell’uso dei mezzi meccanici – ha specificato Papaleo – e per questo è di fondamentale importanza intervenire con iniziative come la revisione dei mezzi usati e la formazione per gli operatori, mentre iniziative come il “data base” per il censimento degli incidenti, realizzato in collaborazione con l’INAIL, possono fornire informazioni preziose sulle criticità legate alle caratteristiche dei mezzi e soprattutto al modo di utilizzare gli stessi da parte degli operatori”.

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