rotate-mobile
Economia

La Fast sul ‘Treno dei desideri’ di De Caro: “La soluzione non è avere meno fermate”

Il sindacato si inserisce nel dibattito sull'opportunità di un collegamento veloce Bari-Roma, senza fermata a Foggia, e ribadisce la centralità della stazione dauna: "Una opportunità per tutto il sistema di trasporto regionale"

“Il primo cittadino barese è stato sicuramente encomiabile per l'empatia verso una esigenza di mobilità dei suoi concittadini, ma Antonio De Caro, da presidente dell'ANCI, è stato invece assolutamente egoista rispetto al diritto alla mobilità dei pugliesi”. Il giudizio, netto, tranchant è della Segreteria territoriale di Foggia della FAST Confsal, che interviene in merito alla richiesta del sindaco di Bari De Caro di un collegamento ferroviario diretto Bari – Roma.

È vero che rispetto ad altre realtà nazionali e ai tempi europei, non solo la città di Bari ma tutti i cittadini della Puglia sono penalizzati sul versante del trasporto ferroviario, soprattutto a causa della lentezza dell'adeguamento infrastrutturale per realizzare l'AV/AC della tratta Bari – Foggia – Napoli. “La soluzione - prosegue la FAST – non sarebbe certo quella di avere meno fermate e quindi meno servizi e l'esclusione di un gran numero di pugliesi, pur di raggiungere l'obiettivo dei minori tempi di percorrenza perché ciò potrebbe comportare sia un aumento dei costi del servizio, sia penalizzare la provincia di Foggia, già ampiamente penalizzata”.

L'INTERVISTA: DIRETTO BARI-ROMA (SENZA FOGGIA), DE CARO VA COME UN TRENO

“Ma la Regione Puglia ha a disposizione uno strumento come la l.r. 18/2001 che prevede un Piano Regionale dei Trasporti utile a realizzare una dotazione infrastrutturale su ferro, per le esigenze dei cittadini pugliesi ed ha anche, nel programma Puglia Corsara, previsto l'inclusività della linea Av/Ac Bari-Foggia-Napoli con le altre reti di trasporto -ferroviario e non - in alcuni nodi come quello di Foggia”. Sia per la lunga percorrenza, che per il trasporto regionale, territoriale e metropolitano, infatti, è necessario traguardare una mobilità sostenibile, che decongestione il traffico cittadino e faccia concorrenza al trasporto privato e si declini attraverso la combinazione intermodale con gomma e traffico aereo.

Ciò la Regione Puglia lo sa bene ma, nonostante il PRT, che ne ha definito i progetti, e i relativi piani attuativi, nel corso degli anni pare aver spostato orientamenti e risorse disponibili, mancando di coerenza rispetto alle finalità dei suoi stessi piani, favorendo alcune province a discapito di altre, venendo meno anche all'ottica della Macroregione del Sud. “Tutto ciò - sottolinea il sindacato - è stato frutto di ruoli istituzionali che, nella migliore delle ipotesi, non sono stati super partes e non hanno recepito le esigenze di tutti i pugliesi, ma sono stati abili a fidelizzare il proprio bacino elettorale”.

In taluni casi ci sarebbe stata, inoltre, una vigilanza labile sul versante degli investimenti in dotazione tecnologica per la sicurezza ferroviaria tanto che, nonostante le risorse economiche disponibili e non utilizzate, abbiamo avuto in uso un esercizio ferroviario con un regime di circolazione desueto, risalente e mezzo secolo fa, e ciò ci ha reso orfani di 23 nostri corregionali che utilizzavano un servizio pubblico, utile a garantire il diritto alla mobilità, fondamentale per lavorare, curarsi, inquinare e spendere meno.

“La priorità, al di là del treno dei desideri, dovrebbe essere quella di soddisfare le esigenze della collettività dei pugliesi che, nella vita quotidiana, continua ad assistere al reality show istituzionale che ci fa vivere nell'isola dei meno fortunati, sul versante della mobilità, dello sviluppo turistico e occupazionale” La FAST ribadisce, inoltre, la centralità della stazione di Foggia per lo sviluppo del trasporto delle persone e delle merci e la necessità di collegarla stabilmente, con collegamenti ferroviari estesi e stabili con una nuova stazione sulla Rete TEN-T.

Dal punto di vista logistico, infatti, Foggia rappresenta un'opportunità, naturalmente una volta completati gli investimenti per ottimizzare i collegamenti del trasporto territoriale da e verso Lucera-Monti Dauni, San Severo - Gargano, Cerignola-Basso Tavoliere; per l'elettrificazione e l'ammodernamento della Foggia-Manfredonia. “Si tratta di infrastrutture necessarie a realizzare un trasporto sostenibile che faccia concorrenza al trasporto privato e che consenta lo sviluppo del trasporto merci in Capitanata”: conclude la FAST ritenendo queste le uniche condizioni utili per il funzionamento della stazione AV di Foggia.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La Fast sul ‘Treno dei desideri’ di De Caro: “La soluzione non è avere meno fermate”

FoggiaToday è in caricamento