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“Imprese di autotrasporto sono al collasso!". Il grido di dolore del settore: "Dal Governo strumenti certi per immediata liquidità”

L'allarme lanciato da Diomedes, presidente di Confartigianato Trasporti Foggia: "Molti i problemi causati dall'emergenza Coronavirus. Servono risposte immediate e concrete"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

“Sta diventando insostenibile il trasporto delle merci, anche quelle essenziali. L’autotrasporto italiano è al collasso”. Il presidente di Confartigianato Trasporti Foggia, Carlo Diomedes lancia un grido d’allarme, raccogliendo le migliaia di segnalazioni provenienti dalle imprese associate delle diverse parti del territorio nazionale, da cui i trasporti delle merci sono divenuti insostenibili.

“Le nostre imprese di trasporto hanno dovuto da sempre investire capitali per ottemperare alla burocrazia, alla concorrenza selvaggia, al cabotaggio, ma con l’ottemperanza che le ha sempre contraddistinte sono sempre riuscite a conciliare il miglior servizio con affidabilità e trasparenza al servizio della comunità, consolidando una situazione economica già di per sé non molto agiata", spiega Diomedes.

"In questo periodo storico, le imprese si trovano ad affrontare tra le altre cose una profonda crisi di liquidità nelle casse aziendali dovuta alla mancanza dei pagamenti certi, oltre all’aumento dei costi di gestione causata dalla riduzione di lavoro per mancanza di commesse, che sta comportando il collasso del sistema. Fino ad oggi le nostre imprese non si sono mai tirate indietro anche nell’affrontare l ‘emergenza Covid-19, entrando e uscendo dalle zone rosse con personale e mezzi facendo percepire l’essenzialità del trasporto per la vita di tutti i giorni dei cittadini, garantendo la mobilità delle merci e assicurando la continuità logistica del Paese".

"A seguito di tutte queste criticità, per certi versi, non è più conveniente a far viaggiare i camion perché le imprese stanno lavorando con viaggi di ritorno a vuoto, dovendo sostenere costi fissi, pagare carburante e assicurazione, anticipare gli stipendi ai dipendenti senza avere più risorse per farvi fronte. Anche gli ultimi provvedimenti - evidenzia Diomedes - non sono andati nella direzione sperata. Il cosiddetto 'Decreto liquidità', non ha previsto un canale prioritario per l’accesso al credito per le imprese del settore come Confartigianato ha richiesto alla Ministra De Micheli. E’ urgente prevedere un meccanismo certo per sostenere economicamente le imprese seguendo l’esempio di altri Governi che non hanno esitato a rimpinguare direttamente i conti correnti aziendali. Tutto ciò è necessario - conclude Diomedes - perché le imprese di trasporto e logistica, pur tra mille difficoltà, vogliono continuare a lavorare con le dovute condizioni di poterlo fare”.

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