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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Ataf e Amgas, valzer natalizio di poltrone: Fiore si dimette, Russo no (per ora…)

L'amministratore unico di Ataf, Luigi Fiore, si è dimesso. Il successore potrebbe essere Nicola Cardinale. Massimo Russo non si dimette, ma è pronto ad accettare la decisione di Landella

Non vi era alcun dubbio che i destini di Massimo Russo e di Luigi Fiore, rispettivamente amministratori unici di Amgas e Ataf, fossero da tempo segnati. Il rinnovo del Consiglio comunale e il nuovo quadro politico, si sa, consentono o impongono al primo cittadino di cambiare i CdA delle ex municipalizzate. Landella, però - evidentemente impegnato a non deludere i partiti che lo sostengono o chi da mesi preme per convincerlo a mettere Tizio piuttosto che Caio - sta faticando e non poco per trovare i suoi sostituti. Ciononostante, stando ai rumors che corrono di palazzo in palazzo, a giorni o al massimo con l’inizio del nuovo anno, i nodi dovrebbero esser sciolti.

Al netto delle trattative in corso, va detto che se il primo cittadino avesse avuto la forza di imporsi, senza farsi risucchiare nella guerra di richieste, tentativi di convincimento o pressioni, non avrebbe dovuto far altro che rispettare (a partire dalla sua proclamazione) il regolamento approvato da Mongelli, che gli avrebbe consentito di sostituire Russo e Fiore entro 45 giorni senza procedere a revoche, evitando il rischio di azioni risarcitorie.

Ad agevolargli il compito, però, questa mattina ci ha pensato proprio l’amministratore unico di Ataf, le cui dimissioni sono state prontamente accettate. Azioni risarcitorie alle quali Massimo Russo – che non ha intenzione di dimettersi – rinuncerà “se non verrà lesa la sua onorabilità professionale”.

Alla vigilia di Natale, l’amministratore unico di Amgas prende carta e penna e scrive a Landella: della consapevolezza di un destino segnato, delle motivazioni che indurrebbero un primo cittadino a strutturare la propria squadra “per vincere le partite che attendono la città, e nello specifico, il gruppo Amgas”. E ancora, della disponibilità a portare a termine l’incarico “ma nell’ambito di un trasparente, reciproco e rinnovato rapporto di fiducia con la nuova amministrazione”; della decisione di non protocollare le dimissioni “non ritenendole la migliore conclusione di un percorso pubblico lungo, tortuoso, non privo di intoppi ma in certi frangenti esaltante” e di “un’azienda migliore di quella presa in carico nel 2010”.

Il tempo stringe. Per il rinnovo alla guida delle partecipate comunali si fanno due nomi: per l’Amgas quello dell’ex direttore generale dell’Asl di Foggia e degli Ospedali Riuniti, Nicola Cardinale. Per l’Ataf quello di Antonio Cristianelli, primo dei non eletti in quota NCD.

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