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Economia

Delimitazione impianti radiotrasmittenti di Toppo della Guardia a Volturino

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

Associazione anno XXVIII

"Elettrosmog Volturino"
Via S. Martino, 2 71030 Volturino (FG)

Tel. 0881 550498 / 347 7215642

https://elettrosmogvolturino.interfree.it

elettrosmogvolturino@interfree.it

prot. n. 14

Volturino 11/6/2014

Comune Volturino

Arpa Puglia-Direz. Scient.ca

Arpa DAP FG

Provincia di FG

ASL FG

Procura Repubblica - FG

Isp. Terr.le-Puglia e Basilicata Settore IV-BA

Ministero Ambiente

Prefetto FG

Oggetto: Delimitazione impianti radiotrasmittenti

di Toppo della Guardia a Volturino (FG).

Come da nota n. 19243 del 01/4/2014 dell'Arpa Puglia-Dipartimento Prov.le di Foggia, di "evidenziare l'opportunità di messa in sicurezza del sito di installazione degl'impianti radiotelevisivi mediante delimitazione fisica che impedisca l'accesso libero alle zone più prossime ad esso, indipendentemente dall'esito dell'indagine dell'attività di monitoraggio dei c.e.m.",

l' Associazione manifesta parere contrario in quanto l'area del parco antenne non è stata mai prevista né dal Piano Nazionale delle Frequenze, né dal Piano Regolatore del Comune che individua un altro sito in località Scordarulo, più a distanza di sicurezza dal centro abitato.

Oltretutto l'Arpa ha assunto una decisione strettamente arbitraria non contemplata dal Regolamento Regionale che invece obbliga al risanamento o delocalizzazione in presenza di superamento dei limiti.

La decisione di delimitare l'area lascia presumere, piuttosto, di voler proteggere più gli interessi economici dei gestori che la salute pubblica poiché basterebbe apporre dei cartelli riportanti avviso "Pericolo radiazioni", ma lascia anche intendere impedire l'accesso al presidente dell' Associazione che ha comunicato di controllare e segnalare periodicamente il superamento dei livelli di c.e.m.

Infatti la nota n. 8 del 28/4/2014, inviata alle istituzioni interessate, denuncia il superamento dei limiti legali di oltre 6 v/m all'interno dell'abitazione del presidente e di circa 40 v/m in prossimità degl'impianti.

Altre rilevazioni del 09 e 19/5/2014 hanno confermato il superamento, 44 v/m presso gl'impianti e circa 7 v/m a casa del presidente e sul balcone del vicino, sig. Moccia Raffaele.

Il 06 e 08/6/2014, 65 v/m nell'area degl'impianti, 6, 75 v/m sul balcone del presidente e circa 8 v/m all'ingresso di una delle villette dei fratelli D'Orsi, a circa 100 m. dalle strutture.

Il risultato delle rilevazioni eseguite in contraddittorio con i gestori (15 e 16/5/2013), richieste dalla Regione-Servizio Rischio Industriale all' Arpa, evidenziano come funziona la formula "Ladro avvisato, furto scongiurato": i valori di emissione erano quelli di impianti in stand by, circa 10 v/m, l'ipocrisia di sempre manifesta anche in altre situazioni similari in Italia.

Allora, monitoraggio sì, ma in contraddittorio anche con l' Associazione e altri soggetti terzi, incaricati dall' Associazione stessa.

Ma questo comporta ulteriori costi, superabili con la procedura di riduzione della potenza al connettore d'antenna che non deve esprimere più di 20 v/m di c.e. o, come l' Associazione ha più volte suggerito al Comune e altri Enti, individuazione di un nuovo sito o indietreggiamento e costruzione di due o tre tralicci a un centinaio di metri dalla postazione attuale, ove installare tutti quegl'impianti muniti di concessione ministeriale e concessione edilizia, prescritto, oltretutto, anche dall' art 2 della L. R. n.10/2012.

L'area di destinazione da privilegiare di proprietà del Comune che approverà il progetto, anche senza il parere regionale, con il corrispettivo dei canoni di locazione a carico dei gestori.

Se, invece, si continuerà a subire le pressioni dei gestori, l' Associazione ricorda ancora una volta che essi hanno gestito quell'area in forma anarchica avendo operato in assenza di alcun titolo abilitativo e stigmatizza le istituzioni all'obbligo di opporre alla loro prepotenza quello scudo che impedisca di esercitare ancora in assenza di concessione ministeriale, edilizia e relativa fornitura di energia elettrica avvenuta illegalmente in sito non previsto neanche dal PNF e dal PRG.

Abusi, altresì, corredati da altri abusi: evasione reiterata negli anni dell'imposta ICI/IMU.

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