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VIDEO | Le province non ce la fanno, a Foggia scatta l'esposto: sbilancio di 17 milioni di euro

L'esito della conferenza stampa di questa mattina a Palazzo Dogana del sindaco Miglio e della dirigente Rosa Lombardi

Signori, il quadro è catastrofico per le province italiane. E i presidenti si preparano ad alzare bandiera bianca e a rimettere le fasce. Anche in Capitanata. I motivi sono presto detti: la cattivissima riforma degli enti locali ha partorito un paradosso mostruoso, reso ancor più preoccupante dall'esito del referendum costituzionale.

Avrebbero dovuto essere abolite, finanche nella carta costituzionale. Sono ancora lì, paradossalmente appunto più legittimate di ieri politicamente, ma a brancolare nel buio, con funzioni da espletare e portafogli sempre più ridotti frutto delle spending review, abbattutesi sugli enti una dopo l'altra, e ultima ciliegina sulla torta il decreto governativo del 26 aprile scorso: avevano chiesto, tramite Upi, più risorse. Dovranno lavorare, tutte, con ancor meno soldi, qualcosa come 450 milioni di euro, tanto quinto varrebbe, per capirci, la sola manutenzione delle scuole.

E i centomila km di rete stradale? E le funzioni ambientali? È il personale? E i mutui? Solo a Foggia c'è uno sbilancio di 17 milioni di euro, ha fatto sapere la dirigente finanziaria Rosa Lombardi in conferenza stampa. Gli organi di informazione sono stati convocati per rendere noto che tutte le province, in accordo con l'Upi, di fronte alla sordità del Governo, hanno depositato un esposto cautelativo preso la Procura della repubblica, la Procura regionale della Corte dei conti e la Prefettura, atto propedeutico alla manifestazione di piazza del 18 maggio. Se le ragioni non verranno accolte dal governo, i presidenti tutti rimetteranno le fasce. Le cose all'italiana insomma.

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