Fisac, crisi agenzie assicurative: “No all’aumento dei premi”
Assicurare a prezzi altissimi e stornare decine di contratti per il sospetto di speculazioni per molti ha significato chiudere gli uffici. A rimetterci sono i consumatori e i lavoratori
Alla vigilia del consiglio provinciale che si terrà venerdì 4 marzo e nel corso del quale si parlerà di caro-polizze, la Federazione Italiana Sindacale Lavoratori Assicurazioni e Credito, interviene a favore delle agenzie assicurative, dei consumatori onesti e dei lavoratori.
La Fisac non ci sta all’aumento dei premi assicurativi che i Consigli d’Amministrazione delle Compagnie Assicurative impongono alle agenzie dei territori. Una parte degli aumenti dei premi assicurativi è dovuta anche al fenomeno delle truffe assicurative, che rappresenta un introito non risibile della criminalità organizzata sul nostro territorio foggiano, contro cui le agenzie, obbligate ad assicurare, vengono abbandonate a gestire in proprio il fenomeno.
Assicurare a prezzi altissimi e stornare decine di contratti per il sospetto di speculazioni per molti ha significato chiudere gli uffici. Non è giusto – sempre secondo la Fisac - che a pagare siano sempre i più deboli, vale a dire i cittadini e i consumatori onesti, ma anche le lavoratrici e i lavoratori delle agenzie, e gli assicuratori-imprenditori della nostra provincia.
Credere di risolvere il problema della crisi economica, delle efficienze di settore, della criminalità organizzata aumentando i premi assicurativi o abbandonando il territorio è una non soluzione, che porta solo alla morte economica della nostra Capitanata.