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Il telefono squilla, ma solo per disdire. Antonio, Gaetano e quel virus che fa male: "È dura, ma andiamo avanti"

Cancellazioni per il 92% dei soggiorni, ponte di Pasqua fermo e prenotazioni sulle vacanze estive col contagocce. Il blocco imposto dall’emergenza ‘Coronavirus’ è un colpo davvero pesante da incassare. Il punto di Gaetano Colavita della catena alberghiera 'Apulia Hotel'

“Il momento è tosto. Se dovesse fermarsi il comparto turistico sarebbe l’apocalisse: ha idea di quante realtà sono collegate al turismo e vivono attraverso di esso?”.

Gaetano Colavita, imprenditore foggiano e fondatore, insieme al socio Antonio Vivo, della catena alberghiera Apulia Hotel, non nasconde la preoccupazione, né il momento di scoramento che lui, insieme agli altri colleghi del settore, stanno vivendo.

Il blocco imposto dall’emergenza ‘Coronavirus’ è un colpo davvero pesante da incassare. Anche per realtà grandi e strutturate come la catena pugliese che, ad oggi, conta sei strutture alberghiere (a Rodi Garganico, Lucera, Ostuni, Torre Canne e altre due in Calabria) e altre due, con formula residence, ormai pronte al taglio del nastro, rispettivamente a Torre Mozza, zona Marina di Ugento, in Salento, e l’altra a Silvi Marina, in Abruzzo.

“Le strutture sono vuote, non era mai successo prima”, spiega. “Soprattutto nella Valle d'Itria dove la stagione inizia prima e dura più a lungo. Sono saltate, infatti, anche quelle che sono le ‘certezze’ del periodo: i turisti esteri e le scolaresche in gita. In teoria i viaggi scolastici sono bloccati fino al 3 aprile, ma quale scuola, dopo una chiusura così prolungata, manderebbe i suoi studenti in gita con un programma da completare?”, chiede sconfortato.

I numeri danno la dimensione dell’emergenza (economica) da Coronavirus: “Parliamo di disdette e cancellazioni per il 92% dei soggiorni. Allo stato, nulla si muove per il ponte di Pasqua e anche le prenotazioni delle vacanze estive (spinte dai benefit proposti con l’opzione ‘Prenota Prima’) hanno subito una brusca frenata. Prima si viaggiava al ritmo di 15-20 prenotazioni al giorno, oggi (ieri chi legge, ndr) ne abbiamo avute appena due, su sei strutture”.

Ma il problema non è solo il mancato guadagno. Garantire l’operatività di strutture destinate all’accoglienza, manutenerle e prepararle all’estate ha dei costi vivi ingenti: “Facendo due rapidi conti, tenendo tutto all’osso, parliamo di 20-25mila euro al mese per struttura”, quantifica subito Colavita. “Il che vuol dire necessariamente fare dei tagli, allargando il disagio alle famiglie dei lavoratori che aspettano di essere chiamati per la stagione lavorativa”. Ma il telefono, quest’anno, non squillerà per tutti. E questo è un altro 'peso' a gravare sulle spalle e le coscienze degli imprenditori.

“Il momento è veramente difficile. Tutto il comparto è sofferente. Ho sempre creduto di avere dei super-poteri. Quelli che la partita iva dona a tutti gli imprenditori, chiamati a non conoscere stanchezza, momenti di quiete o giorni di festa”, ironizza. “Il Coronavirus è la nostra kryptonite. Dinanzi alla paralisi del settore, infatti, la nostra buona volontà, l’impegno, l’intraprendenza e il resto possono fare ben poco”. Eppure non si arrende: “Voglio pensare che tutto possa rientrare nel più breve tempo possibile. Che l’arrivo delle belle giornate possa rimettere in moto l’intera macchina. Ne abbiamo passate tante, dall’11 settembre alla Sars, passerà anche questa. Serve però un sostegno a tutti i livelli, a partire da un concreto supporto bancario”.

Intanto, Gaetano e Antonio si rimboccano le maniche. Come hanno sempre fatto da quando, come studenti universitari dell’allora giovane ateneo dauno, hanno iniziato a disegnare il progetto ‘Apulia Hotel’ che, a regime, conta circa 300 collaboratori. “Siamo partiti da Foggia, abbiamo investito sul turismo nel Foggiano e abbiamo sostenuto anche i colori rossoneri (sono sponsor del progetto Calcio Foggia 1920, ndr): per questo stiamo lanciando la promozione ‘Foggia nel cuore’ (i dettagli sono sul sito aziendale) che garantirà importanti benefit e opportunità da cogliere al volo per i soggiorni di Pasqua o sulle prossime vacanze estive. “Proviamo a reagire alla kryptonite, con Foggia nel cuore”, conclude Colavita.

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