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Economia

Coop Estense, lavoratori pugliesi sul piede di guerra: proclamato lo stato d’agitazione

Filcams Cgil: “Si sta programmando uno sciopero”. Molti lavoratori si sono rifiutati di firmare una proposta di contratto “inaccettabile”

Dopo la rottura al tavolo negoziale per il rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale, anche in Puglia la contrattazione tra organizzazioni sindacali e Coop Estense subisce una frattura insanabile, “a fronte delle pretese aziendali”. Il personale della Coop Estense Puglia è in stato di agitazione, con possibilità di blocco delle ore di lavoro straordinarie e supplementari. A tutela della dignità delle persone coinvolte – fa sapere la Filcams Cgil - si sta programmando anche uno sciopero.

Sul piede di guerra i lavoratori che denunciano come l’azienda abbia proposto a ciascuno di loro un contratto "inaccettabile", stile dentro o fuori. In molti, soprattutto tra quelli assunti con contratti part-time, si sono rifiutati di firmare. Altri, probabilmente terrorizzati di perdere il posto o di essere trasferiti al volo, hanno preferito accettare.

LE PRECISAZIONI DI FILCAMS CGIL: “La Coop Estense fin dallo scorso mese di aprile ha denunciato alle organizzazioni sindacali un esubero di personale, motivato dalla crisi dei consumi e da quella più generale che sta attanagliando il Paese. A giugno, d'intesa con l’azienda, abbiamo tentato di superare le difficoltà riscontrate durante la fase negoziale, in fase di contrattazione nazionale per il rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale.

Nonostante la rottura consumata a livello nazionale in merito al rinnovo del CIA, abbiamo ripreso il dialogo pur consapevoli che i vantaggi chiesti dall'azienda erano di gran lunga superiori rispetto a quelli che la stessa era disposta a concedere.

Il 9 ottobre scorso sindacato e azienda hanno condiviso il testo di ipotesi d'accordo (o come preferisce la Coop 'verbale di confronto') che le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto di sottoporre alla valutazione delle lavoratrici e dei laboratori, prima di apporre un sigillo definitivo. Le assemblee sindacali hanno fatto rilevare una convergenza sull'impianto generale, ma anche alcune criticità che i lavoratori hanno espressamente chiesto di sottolineare, aggiungendole al testo originale.

Si tratta di clausole, da integrare nell'impianto generale della flessibilità concordata, che prevedono il mantenimento delle ore di ferie, permessi, rol e assegni familiari come da modularità concordata ad inizio anno; l'impegno da parte dell'azienda a non avvalersi dell'istituto delle 'trasferte' nel periodo concordato di flessibilità E l'impegno a fornire bimestralmente alle rappresentanze sindacali il monte ore di flessibilità utilizzata per ogni ipermercato.

L'azienda non solo ha rifiutato di incontrare il sindacato per definire l'accordo con queste modifiche, ma continua la vessazione nei confronti dei lavoratori per costringerli a firmare individualmente la disponibilità a flessibilizzare l'intero orario di lavoro, nonostante avessero concordato con il Sindacato, il 9 ottobre scorso, di sospendere questa loro iniziativa avviata prima della sigla dell'ipotesi di accordo.

Continuiamo a rimanere esterrefatti dall'atteggiamento padronale messo in campo quotidianamente dalla Coop Estense nei confronti dei propri dipendenti, considerati poco meno che meri esecutori muti di ordini. In virtù di tale atteggiamento aziendale, che ormai crediamo abbia superato ogni limite di decenza, abbiamo intenzione di rivolgerci alle sedi istituzionali preposte per fare valere, ai sensi delle leggi vigenti, ogni diritto fin qui violato da parte della Coop Estense nei confronti dei propri dipendenti e soci".

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