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Economia

La legge c’è, ma va applicata correttamente: “La comunicazione istituzionale strumento di trasparenza”

A Palazzo di Città si è parlato della legge 150 del 2000, che disciplina le attività di informazione e comunicazione nelle pubbliche amministrazioni

Un grave, ritardo nell’applicazione di una legge fondamentale in tema di trasparenza e democrazia nella pubblica amministrazione. Il dato è emerso con chiarezza nel corso del convegno dedicato alla legge 150 del 2000, la legge che disciplina le attività di informazione e comunicazione delle pubbliche amministrazioni, organizzato dalla Presidenza del Consiglio Comunale e dall’Università degli Studi di Foggia.

Si è trattato del terzo di un ciclo di incontri che vede la proficua collaborazione tra la rappresentanza della massima assemblea democratica del capoluogo e della massima Istituzione Accademica del territorio. Il convegno è stato organizzato in partnership con Assostampa Puglia, l’Ordine dei Giornalisti di Puglia, e la Federazione Nazionale della Stampa.

La relazione ufficiale è stata affidata al Magnifico Rettore dell'Università di Foggia Maurizio Ricci, noto giuslavorista, che nella sua puntuale disamina si è soffermato particolarmente sulla figura del portavoce, anche in riferimento alla esperienza maturata sul campo. Il Presidente del Consiglio Comunale di Foggia Luigi Miranda - che ha aperto alla città le porte della Sala Consiliare di Palazzo di Città, ospitando ancora una volta una manifestazione di alto livello culturale e sociale -  ha precisato che la comunicazione istituzionale deve essere uno strumento di partecipazione e trasparenza. Il presidente Miranda ha poi condiviso la necessità di accelerare i tempi di attuazione di una normativa sicuramente virtuosa.

Un'analisi ed un auspicio auspicato dallo stesso ordine dei Giornalisti di Puglia, rappresentato nella circostanza dal vice Presidente regionale Natale Labia, che in particolare ha evidenziato le enormi potenzialità di opportunità lavorative offerte dalla corretta applicazione della legge 150 del 2000. Il Sindacato dei Giornalisti, ispiratore della iniziativa e presente all'incontro con tutte le sue rappresentanze territoriali, ha chiesto a gran voce alla classe politica e a quella dirigente di farsi finalmente parte diligente nell'applicazione di una legge moderna, efficiente e democratica.

Una legge - ha sostenuto il Delegato Provinciale Filippo Santigliano - che lascia spazio al vertice delle amministrazioni di avere un proprio portavoce, ma impone di dotarsi di giornalisti qualificati e liberi.
Giornalisti contro i quali in tante parti della Puglia - ha affermato il presidente regionale dell'Assostampa Bepi Martellotta – assistiamo a tentativi di delegittimazione e talvolta di vera aggressione, che ovviamente contrastiamo e condanniamo. I lavori, introdotti e moderati dal vice Presidente dell'Assostampa regionale Michele Loffredo, sono stati conclusi dall'ampio intervento del Segretario Nazionale della Federazione della Stampa, Raffaele Lorusso. Un quadro a tutto tondo, quello di Lorusso.

Dalle reiterate iniziative degli anni '80‎ e '90, sino alla condivisione con il Governo di una proposta, che ha appunto portato alla approvazione della legge 150 nel l'anno 2000.  Poi - ha ancora affermato il Segretario della Fnsi- un continuo incalzare il Governo per sollecitarne l'attuazione, superando anche le pretestuose
argomentazioni dell'Aran, grazie ad una sentenza, che ha confermato il buon diritto dei giornalisti ad essere rappresentati al tavolo della contrattazione dal proprio sindacato. Un momento di alta formazione - in quanto inserito dall'Ordine dei Giornalisti nel proprio programma didattico - che ha visto l'apprezzamento esplicito da parte dei numerosi partecipanti

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