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Economia

Concorso scuola, prove orali rinviate: docenti sul piede di guerra

E' polemica dopo lo stop deciso dall'Usr alle prove orali del concorso di immissione in ruolo, in programma il prossimo 26 settembre. Alla base della sospensione, la necessità di una "verifica dell'abbinamento elaborati/candidati"

Doccia gelata per i docenti candidati al concorso di immissione in ruolo in Puglia.  È di ieri la notizia che ha lasciato di sasso i 228 candidati per Lettere dell’Ambito Disciplinare AD04 (scuole medie e superiori, ndr), ammessi alle prove orali, dopo aver superato gli scritti lo scorso 2 maggio: le prove in programma il prossimo 26 settembre sono sospese.

La comunicazione ai candidati è giunta attraverso una nota dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia. Alla base della sospensione, la “necessità di una verifica dell’abbinamento elaborati/candidati”. In parole povere i codici identificativi di alcuni candidati non coinciderebbero con quelli dei compiti svolti. Da qui la richiesta di revisione. Tuttavia la tempistica lascia basiti. Perché oltre al fatto che la sospensione giunge a meno di una settimana dalle prove orali, c’è da eccepire sui tempi occorsi per le correzioni (i risultati sono stati comunicati a inizio settembre, ndr) e relative verifiche. Ciò confermerebbe le “innegabili pecche” di un sistema, quello della prova computer based, che non riesce a offrire garanzie a livello di efficienza e celerità, come rimarcato anche dal portale orizzontescuola.it.

DOCENTE VINCE LA SUA BATTAGLIA IN TRIBUNALE

Logico lo sconcerto tra i candidati, che a distanza di quattro mesi e mezzo, dovranno ancora pazientare, con l’incubo che le nuove verifiche possano modificare – e in alcuni casi rovesciare – risultati già pubblicati. Ma non è tutto: la fase di stallo comporterà un ulteriore rinvio delle immissioni di ruolo, inizialmente previste per settembre 2016, e che a questo punto rischiano di slittare al prossimo anno. Questo mentre molti dei docenti che hanno partecipato al concorso hanno rinunciato all’assegnazione di altre cattedre.

Intanto gli ammessi alla prova finale promettono battaglia, tra chi propone di inviare una delegazione all’Usr, chi di procedere a una diffida per tutelarsi, chi ancora denuncia una mancanza di chiarezza. L’unica cosa certa, è che per conoscere il proprio destino, i docenti pugliesi, tra i quali anche molti foggiani, dovranno attendere ancora.

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