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Economia

Chiude 6Donna, il free magazine di Foggia che ha parlato alla famiglia e al gentil sesso

In uscita l’ultimo numero di dicembre, chiude dopo tredici anni. A FoggiaToday l’editore Francesco Di Gemma conferma

Dopo circa 13 anni 6Donna, il free magazine dedicato alla famiglia distribuito a Foggia e in Provincia, chiude i battenti. Si tratta del mensile (24 pagine) formato tabloid e a colori che ha parlato alle donne, forte di una distribuzione di 43mila copie a domicilio e negli appositi espositori posizionati presso i principali punti di ritrovo ed intrattenimento della città. La decisione di chiudere, comunicata da Franco Di Gemma il 6 dicembre scorso in una riunione di redazione svoltasi nei locali di via Tressanti, è stata confermata anche a FoggiaToday dall’editore di Publicentro Servizi Pubblicitari. 

Questo l'editoriale dell'ultimo numero, già on line, a firma di Franco Di Gemma: "Cari lettori, per la prima volta scrivo sul mio giornale perché sento il dovere di informarvi di una decisione sofferta, ma inevitabile, giunta dopo un lungo periodo di riflessione e analisi, 6Donna chiude. L’idea di questo mensile nasce 13 anni fa da una mia forte volontà di creare una finestra di ascolto sul mondo delle donne. In questi anni ho cercato di lasciare le varie redazioni che si sono succedute la massima libertà nell’indirizzo del giornale. Oggi mi chiedo fino a che punto questo mio comportamento sia stato positivo. Volevo che 6Donna avesse un’identità, cavalcasse i gravi problemi che quotidianamente coinvolgono le donne, speravo diventasse un riferimento per chi continua a vivere un disagio sociale. Ho continuato negli anni caparbiamente ad investire risorse finanziarie ed umane della Publicentro, nella speranza che finalmente arrivasse la svolta. Purtroppo la svolta non è mai arrivata. Il momento storico mi impone di tirare le somme, come imprenditore devo necessariamente analizzare il lavoro svolto ed il risultato economico raggiunto. Nonostante le numerose iniziative, l’evento del Premio 6Donna e tante altre, il giornale non è riuscito a catturare l’interesse del mercato, continuando a gravare in termini di impegno e risorse umane interamente sulla Publicentro. I miei 30 anni di esperienza imprenditoriale, mi impongono, con grande amarezza questa decisione, consapevole di non avere altra scelta".

Questi invece alcuni passaggi dell’editoriale a firma della redazione: “La decisione, lo ammettiamo, è arrivata pochi giorni fa, come un fulmine a ciel sereno, anche per noi della redazione. Ed è figlia di chi il free-press 6Donna l’ha tenuto a battesimo e sostenuto per tutti questi anni, ovvero il suo editore. Oggi, con grande amarezza, salutiamo un prodotto editoriale unico nel suo genere, e che lascerà un grande vuoto nel difficile panorama editoriale locale”. E ancora: "Salutiamo un giornale che chiude in attivo, così come in attivo è sempre stato in questi lunghi anni". Si legge: "Morto 6Donna, però, viva 6Donna: le teste, le penne e le ‘anime’ che in questi anni hanno dato colore, voce e carattere alle pagine di questo mensile, infatti, continueranno a portarne avanti i valori maturati durante questa esperienza, ma con mezzi e strumenti diversi, senza mai togliere l’abito indossato in questi anni".

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