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Economia San Michele / Corso Giuseppe Garibaldi

Foggia, 200 caschi gialli in Corso Garibaldi: “Rivogliamo i nostri appalti”

Organizzazioni sindacali e imprenditoriali della provincia incontrano il Prefetto. Duecento caschi gialli disposti in via Garibaldi. Ance: "Cantierizzare qualsiasi tipo di opera"

Meno 40% di investimenti in cinque anni. Ore lavorative in picchiata, passate da 9,6 milioni del 2008 a poco più di 6milioni nel 2012. E per il 2013 le proiezioni indicano un dato che potrebbe attestarsi a meno di 5 milioni. Al di sotto dei minimi storici dal dopoguerra ad oggi, per intenderci. Crolla il settore edile ed i “caschetti gialli” scendono in piazza. Nel senso letterale del termine. Circa 200 quelli disposti per terra, sul manto stradale di Corso Garibaldi, davanti alla Prefettura di Foggia, questa mattina.

Una protesta certamente colorata e singolare promossa dalle organizzazioni sindacali ed imprenditoriali di Capitanata “per sensibilizzare enti locali, pubbliche istituzioni, stazioni appaltanti e centri di spesa circa l’inarrestabile crisi che ci sta travolgendo, con gravi ripercussioni sull’occupazione, sulle giovani generazioni e sulla pacifica convivenza sociale” avverte a Foggiatoday Gerardo Biancofiore, presidente dell’Ance. I lavoratori attivi, che erano oltre 12mila nel 2008, sono stati nel 2012 meno di 9mila, dato ancora in calo nell’annualità corrente. Di pari passo le imprese attive, che nel quinquennio registrano un calo di oltre 360 unità (-23%).

La crisi ha inciso pesantemente sulla massa salari denunciata, che fotografa in maniera evidente l’impatto sull’economia provinciale del settore: dagli 85,3 milioni del 2008 si passa, con un calo costante, ai 62,5 milioni della passata annualità, fino ai 50 milioni stimati per fine 2013. Preoccupante e significativo anche il dato relativo ai cantieri aperti, che erano quasi 4 mila nel primo semestre del 2008, passati a 2mila e 700 nel primo semestre 2013.

Dettagliata la ricetta portata al tavolo del prefetto, Luisa Latella. “Bisogna cantierizzare qualsiasi tipo di opera – continua l’Ance - privilegiando nell’immediato quelle in fase esecutiva o che non richiedono tempi lunghi di elaborazione progettuale, quali la manutenzione delle strade, il restauro del patrimonio architettonico, la manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili pubblici, con particolare riguardo alla messa a norma degli edifici di pubblica utilità quali scuole, ospedali, caserme delle Forze dell’Ordine”.

FOTO | Crisi edilizia a Foggia: caschi gialli in Corso Garibaldi

“Vanno inoltre intrapresi programmi per la manutenzione ed il recupero degli alloggi destinati all’edilizia economica e popolare, avviando nuovi piani per i comuni con maggiore tensione abitativa, l’urbanizzazione delle borgate e delle opere relative ai nuovi fabbricati per civile abitazione, il recupero degli immobili vetusti, la sistemazione degli alvei dei fiumi e dei torrenti. Nel contempo, va sviluppata, con cadenza sistematica, la semplificazione delle procedure burocratiche”.

Quindi la Stazione Unica Appaltante in tutti i Comuni, conformemente all’iniziativa assunta, al riguardo, dall’Amministrazione Provinciale di Foggia. “La tutela della legalità è fondamentale per garantire la libera attività di impresa e per debellare il fenomeno di concorrenza sleale” spiegano Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil che, assieme ad Ance e Confindustria hanno chiesto l’istituzione di un tavolo permanente di consultazione con il coordinamento della Prefettura.

Alla lunga lista di interventi per risalire la china si aggiunge una politica del credito verso le imprese che rispetti i temi di pagamento e per i privati cittadini che intendono acquistare una casa di abitazione, prevedendo forme di agevolazione specialmente per le giovani coppie e per adeguare le abitazioni ai nuovi standard di efficienza energetica. 

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