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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia Arpinova

Confesercenti, Carlo Simone rieletto presidente provinciale

Chiesta più sinergia tre le Associazioni per ottenere più risultati per la categoria, nominati anche gli organismi statutari

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

Carlo Simone è stato riconfermato presidente provinciale della Confesercenti Foggia. Lo ha eletto all’unanimità l’assemblea elettiva composta da rappresenti e delegati delle delegazioni mandamentali e di categoria riunitisi nel capoluogo per il rinnovo degli organismi statutari: presidenza provinciale, collegio provinciale dei revisori dei conti e collegio provinciale di garanzia. Una giornata ricca di appuntamenti – quella conclusasi poco fa nella sede di via Manfredonia - a cui hanno preso parte numerosi esponenti istituzionali, tra cui gli assessori regionali Elena Gentile e Leo Di Gioia, l’assessore provinciale Pasquale Pazienza, il presidente della Camera di commercio, Eliseo Zanasi, il consigliere regionale Pino Lonigro, l’assessore del Comune di Foggia, Pippo Cavaliere, il presidente dell’Ente Fiera di Foggia, Fedele Cannerozzi, il presidente della Copagri, Luigi Inneo, e diversi amministratori dei centri della provincia. Messaggio di partecipazione dell'assessore regionale Loredana Capone, che ha preannunziato la sua presenza in altre ormai prossime iniziative della Organizzazione.

Diversi gli spunti emersi nel corso dei lavori che non hanno mancato di creare dibattito soprattutto tra le istituzioni presente. Autentiche provocazioni: indici puntati su lavoro delle Associazioni di categoria presenti sul territorio provinciale, dalla macchina organizzativa alla mancata sinergia tra le stesse. “Le Associazioni – ha rimarcato Franco Granata, direttore della Confesercenti provinciale – devono modificare le loro strutture organizzative, tendenzialmente lente, relativamente costose e con un elevato tasso di pericolosa autoreferenzialità.

Noi ci stiamo provando ma lo devono fare anche le altre strutture. La frantumazione delle Associazioni datoriali rappresenta per il nostro territorio un punto di debolezza sulla possibilità di incidere fortemente sulle decisioni pubbliche, in quanto la Pubblica amministrazione si trova di fronte a una pluralità di interlocutori divisi tra loro sui diversi fronti e quindi è indotta a decidere senza concertare”. Tra le ipotesi avanzate di questo processo involutivo, non è stata esclusa “l’inerzia degli apparati e l’assenza di forti figure di leader capaci di rompere con i vecchi schemi”.

Al presidente dell’Ente camerale, Granata ha rivolto un’altra provocazione. “Si fatica a dimenticare scontri personali – ha ricordato a Zanasi - a volte rilevanti, che fanno assistere alle geometrie variabili che caratterizzano le probabili alleanze e coalizioni per la prossima elezione del presidente della Camera di commercio, indipendentemente dagli interessi delle aziende rappresentate.

Per questo Confesercenti insiste nel ricercare e condividere con le altre associazioni un cambiamento di rotta, che possa, in questo difficile periodo di crisi, presentarsi alla pubblica amministrazione con proposte unitarie e concrete”. Tracciato anche il viatico con cui l’economia provinciale può imprimere un cambiamento di rotta a una situazione sempre più critica. Tra le tracce indicate i Distretti urbani del commercio, maggiore attenzione al turismo, valorizzazione dei prodotti tipici e i negozi di vicinato per città più vivibili e sicure. Eletti anche i delegati alle assemblee regionale e nazionale di Confesercenti.

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