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Economia Cerignola

Il canone concordato per contrastare l’emergenza abitativa: “Un nuovo strumento per i cittadini”

Il comune di Cerignola promuoverà il raggiungimento di accordi tra le organizzazioni provinciali della proprietà edilizia e gli inquilini. Pezzano: “Così le famiglie potranno accedere a canoni di locazione inferiori rispetto a quelli di mercato”

È in dirittura d’arrivo un nuovo importante intervento per contrastare l’emergenza abitativa della città di Cerignola. “Per la prima volta dopo circa 20 anni, in base alla legge 431 del 1998, nell’ambito della disciplina delle locazioni prevediamo la possibilità di stipulare contratti di tipo abitativo sulla base di quanto stabilito in appositi accordi definiti fra le organizzazioni delle proprietà edilizie e le organizzazioni degli affittuari maggiormente rappresentative, rispettando ovviamente quelli che sono i criteri generali”. A comunicarlo è l’assessore Rino Pezzano, che detiene la delega alle Emergenze Abitative.

Il Comune di Cerignola, dunque, promuoverà il raggiungimento di tali accordi tra le organizzazioni provinciali della proprietà edilizia e degli inquilini. “Contratti di questo tipo – aggiunge Pezzano – sono definiti ‘a canone concordato’ perché nei comuni ad alta densità abitativa, com’è quello di Cerignola, si applicano una serie di benefici sia per il proprietario-locatore, che vedrà ridotta del 25 per cento l’imposta Imu e Tasi oltre che una serie di sgravi fiscali, sia per l’affittuario, che riceverà in particolare un’agevolazione sul canone di locazione stabilito in base ai prezzi di mercato praticati”.

Tale accordo presuppone, inoltre, la preventiva divisione del territorio in zone omogenee nelle quali andare a stabilire le fasce di costo dell’affitto. “Il Comune di Cerignola – afferma l’assessore – intende agevolare l’applicazione dei canoni concordati per tutelare e prevenire con misure concrete e immediate l’emergenza abitativa, sulla quale la nostra attenzione è costante: encomiabile è stato il lavoro svolto dal Responsabile del Settore Patrimonio, ing. Vito Mastroserio, Servizi Finanziari, dott. Giovanni Buquicchio, e Responsabile del Settore Politiche Abitative dott.ssa Daniela Conte. È sempre più crescente, infatti – aggiunge –, la domanda di abitazioni in affitto proveniente dai ceti più deboli, rappresentati da nuclei familiari di immigrati, giovani coppie, lavoratori in mobilità o monoreddito

“Questo strumento – incalza Pezzano – sarà utile anche per innescare un meccanismo di attivazioni di nuovi affitti sul territorio, stimolati da una politica fiscale di agevolazione per l’unità immobiliare concessa dal proprietario in affitto a titolo di abitazione principale. La definizione di questo accordo – conclude – consentirà all’amministrazione di fronteggiare il problema dell’emergenza abitativa, contrastare il fenomeno degli affitti sommersi e permettere alle famiglie di accedere a canoni di locazione inferiori rispetto a quelli di mercato”.

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