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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Bene l'export del pomodoro. Anicav a Foggia "per una filiera etica e sostenibile"

Ieri a Foggia l’Assemblea pubblica di Anicav. Gli obiettivi: rafforzate le basi per un dialogo tra comparto agricolo e industrie, lotta al caporalato e la proposta di istituire una Cabina di Regia Nazionale per il pomodoro da industria

Un incontro importante, da cui è emersa la volontà di creare una sinergia tra le varie anime della filiera per trovare un’intesa comune sulla lotta al caporalato, sull’istituzione di una Cabina di Regia Nazionale per il pomodoro da industria e sul tema dell'etichettatura di origine e tutela del Made in Italy, nella consapevolezza che il momento attuale e le sfide che siamo chiamati ad affrontare in futuro prevedono un’azione coordinata e forte.

Sono questi, in breve, alcuni degli obiettivi da centrare per gli attori della filiera del pomodoro ed emersi ieri nell’ambito dell’assemblea pubblica dell’Anicav - Associazione di rappresentanza delle industrie conserviere (110 aziende suddivise in 12 regioni), per una filiera etica e sostenibile, svolta ieri mattina, alla Camera di Commercio di Foggia. Alla luce delle vicende che hanno riguardato il settore, in particolare il tema del lavoro irregolare, quest’anno "Il Filo Rosso" ha legato la filiera del pomodoro al tema dell’etica e della sostenibilità, su cui hanno dibattuto il presidente di Anicav Antonio Ferraioli e il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo.

“Questa è un’occasione importante per far convergere i punti di contatto tra le varie realtà della filiera, in particolare con l’Anicav – ha dichiarato Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti - al fine di garantire la trasparenza nei confronti dei consumatori. Il pomodoro è uno dei prodotti di eccellenza del Made in Italy, che si caratterizza per qualità e sicurezza alimentare. Per questo è necessario fare squadra e valorizzare il lavoro di tanti agricoltori e industriali onesti”. La giornata è proseguita con gli interventi di Filippo Diasco, direttore generale Politiche Agricole e Alimentari della Regione Campania e Leonardo di Gioia, assessore Agricoltura e Risorse Agroalimentari Regione Puglia. 

Infine, prima di tracciare un bilancio fitosanitario della campagna 2015, sono stati presentati i dati sulla campagna, secondo cui la produzione di pomodoro, nel nostro Paese, ha registrato un incremento di circa il 10%, passando dai 4,9 milioni di tonnellate del 2014 ai 5,4 milioni di tonnellate di pomodoro trasformato quest’anno. Con un valore di circa 800 milioni di euro, nel primo semestre 2015, anche l’export dei derivati del pomodoro continua a crescere, facendo registrare il segno positivo sia in valore che in volume per tutti i derivati, con un aumento complessivo del 5,8% in volume e 8,7% in valore, rispetto ai primi sei mesi dell’anno precedente.

Da questa giornata, è emerso il forte impegno di Anicav a promuovere un’etica del lavoro in tutte le fasi della filiera, anche attraverso percorsi che portino a una certificazione etica delle imprese agricole e industriali, al fine di rispondere alle crescenti esigenze del mercato in materia di tutela dei lavoratori, sicurezza alimentare e rispetto dell'ambiente. L’attività svolta dalla “Rete del lavoro agricolo di qualità” e il ruolo significativo delle Regioni interessate, attraverso l'implementazione e l'adozione di specifiche politiche a sostegno dei lavoratori e delle imprese, potranno rappresentare, poi, un ulteriore strumento per combattere il fenomeno del lavoro sommerso e del caporalato.

“Come associazione – ha affermato  Ferraioli  - abbiamo accolto positivamente l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del disegno di legge per il contrasto al caporalato e a lavoro nero in agricoltura, che ha l’obiettivo di combattere questo fenomeno criminale con un intervento organico e coordinato delle Istituzioni”. Anicav chiede, inoltre, che vengano messe in campo azioni comuni a difesa del Pomodoro Italiano trasformato, in particolare in materia di etichettatura d’origine per tutelare e valorizzare una delle eccellenze della nostra tradizione agroalimentare.

Sarà necessario mettere in atto un’azione di coordinamento tra politiche regionali e nazionali e gli attori della filiera, parte agricola, industrie di trasformazione e distribuzione, al fine di garantire una crescita armonica dell'intero comparto del pomodoro da industria.  “Tale azione, però, dovrà essere supportata da interventi istituzionali a livello nazionale - ha dichiarato il direttore di Anicav Giovanni De Angelis -  per questo abbiamo invitato il Ministro per le Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, a dare continuità alla nostra proposta di costituire un Tavolo Nazionale del pomodoro da industria, per avviare specifiche politiche a sostegno e tutela della filiera”.

"L’obiettivo è affrontare in maniera organica le criticità del comparto conserviero - ha concluso De Angelis - che, oltre ad avere un ruolo centrale nella politica agroindustriale italiana, rappresenta uno dei pochi settori trainanti dell’economia del Mezzogiorno".

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