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Camera di Commercio: Gelsomino-Di Iasio per il dopo Porreca-Di Mauro, ma è guerra tra associazioni

Confcommercio potrebbe incassare la doppietta, con Gelsomino e Di Iasio rispettivamente a presidente e segreteria generale. Ma non molla lo stesso Porreca. Si agita Confesercenti

Non solo la difficile vendita dell'ex sede di via Dante, con la seconda asta da 5milioni di euro andata deserta. All’attenzione della giunta della Camera di Commercio di Foggia nell'incontro di lunedì anche la successione al presidente attuale Fabio Porreca, che si avvia a chiudere, a fine anno, il suo mandato. La giunta ha adottato infatti le linee di indirizzo per l’avvio della procedura di rinnovo degli organismi per il quinquennio 2018-2020. Entro l’11 giugno ci sarà l’avviso di selezione; poi le associazioni di categoria inizieranno una loro discussione interna per verificare rapporti di forza ed eventuali “apparentamenti”. Un nome, tuttavia, che circola già c’è.

Ove non potesse più presentarsi lo stesso Porreca (che comunque non disdegnerebbe ma è stato già consigliere camerale per due giri e la normativa fissa un limite di tre mandati), il nome più accreditato è quello di Damiano Gelsomino, attuale presidente della Confcommercio, in virtù di un accordo di massima precedentemente raggiunto avente ad oggetto due mandati a Confcommercio (il primo lo ha fatto Porreca). “Non si dice ancora nulla – smorza l’attuale presidente-. Anche perché le associazioni avranno quaranta giorni di tempo per parlarsi. L’iter durerà fino a novembre, per poi andare ad elezioni a fine anno”.

Sulla sua ricandidatura non chiude, anzi.“Leggendo attentamente la norma non sarei eleggibile nel consiglio camerale e per essere presidente devi essere nel consiglio. Quindi sarei fuori. Ma si è ancora in attesa di un chiarimento da parte del Ministero, ovvero se il limite è da considerarsi tout court o se invece bisogna considerare i mandati svolti dal momento della entrata in vigore della norma. Questo è un tema che il Ministero dovrà chiarire ad horas”.

Accanto a consiglio camerale e presidenza, c’è poi la partita del segretario generale, dopo la quiescenza di Matteo Di Mauro. Anche qui: bando di evidenza pubblica in corso. Tra gli accreditati maggiormente il direttore sempre di Confcommercio, Biagio Di Iasio. Confcommercio farebbe doppietta insomma. Ma c'è chi dice no. E chiede chiarezza.

Nelle ultime ore, infatti, Confesercenti ha diffuso un durissimo comunicato in cui, oltre a ventilare la presidenza in quota Coldiretti, sbarra la strada a Di Iasio: sarebbe l'Anac, secondo Confesercenti, a mettere l'attuale direttore di Confesercenti fuori gioco. 

Confesercenti: vogliamo chiarezza

“Sembra delinearsi lo scenario che interessa la Camera di Commercio tra rinnovo della Presidenza e designazione del Segretario Generale – esordisce l’associazione-. La base di tutto potrebbe essere un accordo che porterebbe la Coldiretti ad esprimere il Presidente dell'Ente e alla Confcommercio a indicare il Segretario Generale. Confcommercio, associazione di categoria che esprime, forse impropriamente, parte maggioritaria della governance dell’Ente Camerale, tra cui il Presidente e due componenti di Giunta e la quasi maggioranza dei consiglieri camerali in carica, potrebbe portare, a meno di clamorosi capovolgimenti di fronte, alla poltrona di Segretario Generale il suo direttore generale Biagio Di Iasio. Il condizionale è d’obbligo, ma le voci che si rincorrono sono univoche e rafforzate da una serie di circostanze che confermerebbero l’esistenza di un accordo tra le associazioni".

"Una conferma di questo potrebbe arrivare dalla lettura della composizione della commissione di selezione del futuro segretario generale dell'ente Camerale: Fabio Porreca Presidente della Camera di Commercio, socio di Confcommercio, componente di Giunta di Confcommercio, vice presidente di Unioncamere nazionale, già consigliere con il con il “direttore – candidato” nella consiliatura camerale 2008-2013; Lucia La Torre componente di giunta della Camera di Commercio, socia di Confcommercio, componente di Giunta di Confcommercio, amministratore con il Direttore di Confcommercio di società di proprietà della stessa associazione; Giuseppe De Filippo vice presidente della Camera di Commercio (possibile candidato alla Presidenza dell’Ente Camerale???), vice presidente del Gal Gargano Agenzia di Sviluppo scarl di cui il Direttore della Confcommercio è presidente del Cda;   Alberto Caporale dirigente di Unioncamere di cui il dott. Porreca è Vice Presidente e possibile candidato alla presidenza nella prossima scadenza elettorale; Giovanni Cannata rettore Universitas Mercatorum, Università di Unioncamere in cui il dott. Porreca riveste un ruolo primario e di influenza".

 

"Confidiamo in scelte neutrali e dirette a premiare la migliore candidatura, ma di certo la situazione di evidente conflitto di interessi che deriva dalla partecipazione alla procedura del direttore di Confcommercio mina i criteri di trasparenza e di imparzialità che dovrebbero ispirare l’agire dell’Ente Camerale nella designazione del suo organo amministrativo di vertice. Dovrebbe preoccupare inoltre, considerati i recenti pronunciamenti dell'Anac, il profilo di inconferibilità, ai sensi della normativa anti-corruzione, che interessa il direttore di Confcommercio."

"La Camera, infatti, non potrebbe conferire al direttore di Confcommercio l'incarico di segretario generale dell'ente camerale, per via del suo ruolo di Presidente del gal gargano, società partecipata dall'Ente. Nessuna parola trapela su questi temi dall'Ente e la commissione, solerte proseguirà il proprio operato che porterà a individuare il nuovo Segretario Generale molto probabilmente prima della pausa estiva. Confidiamo per il meglio, ma a pensar male.....Intrecci, equilibri, giochi di poltrone che nulla hanno a che vedere con interesse per la nostra fragile economia, ma puntano solo ad attuare una cencelliana spartizione del potere”.

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