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Economia Lucera

"Il Comune di Lucera taglia i buoni pasto ai dipendenti"

La Funzione Pubblica Cgil avvisa il sindaco Tutolo. "No ad attacco a dignità e diritti, da lavoratori già importante contributo per risanamento casse dell’ente"

“Non è ammissibile scaricare i problemi di bilancio sui lavoratori, far pagare loro in termini di diritti negati le difficoltà economiche dell’ente. Ancora peggio dare in pasto alla gogna mediatica la dignità dei dipendenti pubblica amministrazione, con fare populistico additarli quasi come privilegiati. Tutto questo è inammissibile e tuteleremo i lavoratori in ogni sede e istanza”. E’ il commento della segreteria provinciale della Funzione Pubblica Cgil di Capitanata in merito all’iniziativa del sindaco di Lucera, Antonio Tutolo, di revocare l’istituto dei buoni pasto per i dipendenti, previsto contrattualmente e che non rappresenta un benefit ma un diritto legato ai rientri pomeridiani, buoni sui quali tra l'altro i lavoratori pagano una quota di tasse.

Per la Fp Cgil non basta mascherare tale scelta con una diversa organizzazione dell’orario di lavoro. “Abolendo i rientri pomeridiani si causerebbe un disservizio a tutti gli utenti, sia cittadini che imprese, per servizi che sono armonizzati con quelli di altri enti presenti sul territorio comunale ed extracomunale, come Provincia, Regione, Agenzia delle Entrate etc”. Non solo, per il sindacato è da valutare anche l’effettivo risparmio, perché “significherà tenere aperti gli uffici comunali per sei ore il sabato, con uguale dispendio energetico, ad esempio”.

Infine per la Fp Cgil è inaccettabile la campagna mediatica lanciata dal sindaco sui social, "dove si gioca al massacro contro lavoratori che vedono il proprio contratto di lavoro bloccato per leggi statali da cinque anni, con un danno per il mancato adeguamento salariale che supera i 5mila euro, oltre a quello sulla pensione”. Infine, invita il sindacato, va fatta “un'operazione verità circa il contributo che proprio i dipendenti hanno già dato per il risanamento dell’ente, con il taglio del fondo per il salario accessorio – anche questo previsto contrattualmente – che ammonta a 41mila euro per il 2013 e altri 41mila euro per il 2014. E’ evidente come altrove dovrà guardare il sindaco di Lucera, in termini di virtuosità e tagli agli sprechi, se intende sanare le casse comunali. Non certo farlo mettendo mano alle tasche e alla dignità dei lavoratori”.

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