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Economia

La crisi colpisce anche l’informazione, nel Subappennino niente più giornali

L'Agenzia Lobuono di Bari non distribuirà più quotidiani e periodici in venti punti vendita di quindici comuni dei Monti Dauni. Insorsono lo Snag e i sindaci

La crisi colpisce anche l’informazione. In provincia di Foggia venti edicole di quindici comuni dei Monti Dauni rischiano di chiudere, complice la decisione dell’Agenzia Lobuono di Bari di interrompere la distribuzione di quotidiani e periodici, perché anti-economica.

Dal 14 ottobre, infatti, quindici comuni dei Monti Dauni non riceveranno più i giornali e gli edicolanti, se non vorranno correre il rischio di chiudere definitivamente, saranno costretti a recarsi a Foggia oppure a sostenere i costi del servizio di trasporto. Lo Snag, Sindacato Nazionale Autonomi Giornalai, insorge e rivendica un accordo nazionale che l’agenzia barese avrebbe sottoscritto con la Fieg, Federazione Italiana Editori Giornali, e che altrimenti con questa decisione verrebbe meno.

A rischio di quotidiani e periodici sono i cittadini di Monteleone di Puglia, Biccari, Candela, Castelluccio dei Sauri, Casalvecchio di Puglia, Volturino, Panni, Faeto, Anzano di Puglia, Castelluccio Valmaggiore, Roseto Valfortore, Monteleone di Puglia, Carlantino, Alberona, e Volturara Appula e Casalnuovo Monterotaro.

Chiamati ad uno scatto d’orgoglio da Renato Russo, vicepresidente nazionale dello Snag, per scongiurare la chiusura delle edicole e garantire il diritto all’informazione alle stesse condizioni economiche, insorgono anche i primi cittadini dei paesi del Subappennino.

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