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ASP Zaccagnino: pubblicato il primo bando per giovani agricoltori

La misura si accompagna con altre due importanti novità: il bando per dare in fitto 5 ha circa per attività di agricoltura sociale (bando in scadenza al 13 Ottobre2017); e il bando per stimolare il contratto di filiera.

La  ASP Zaccagnino ha pubblicato il bando di fitto dei terreni che – ricorda il presidente Patrizia Lusi – “contiene per la prima volta nella storia di questa azienda una clausola espressa di prelazione per giovani agricoltori, individuati così come nelle linee di indirizzo annunciate dal CdA”.

Spiega il presidente: “La particolare natura giuridica di questa importante realtà agricola, i piani colturali adottati dalla stessa, per garantire gli equilibri finanziari e di bilancio, così come prescritto dalla normativa in materia, e la necessità stessa di garantire la sopravvivenza della struttura, non ci hanno consentito di programmare per questa annata agraria fitti pluriennali. Siamo però convinti che l’apertura fatta con questo primo esperimento, potrà trovare la soddisfazione dei giovani che in più occasione ci hanno manifestato l’interesse ad iniziare un rapporto con la Zaccagnino, partendo dal presupposto che l’attività imprenditoriale agricola, è frutto di fatica e sudore e ha una percentuale di rischiosità elevata e poco prevedibile perché connessa anche agli eventi atmosferici. 

La misura si accompagna con altre due importanti novità: il bando per dare in fitto 5 ha circa per attività di agricoltura sociale (bando in scadenza al 13 Ottobre2017); e il bando per stimolare il contratto di filiera. L’integrazione tra pratiche agricole compatibili con le condizioni di disagio psichico, fisico e sociale dei destinatari dell’agricoltura sociale e l’attività di cura e assistenza prestata da personale preparato, offre prospettive interessanti per garantire un percorso di vita autonoma a chi potrebbe non avere in futuro l’appoggio e il sostegno del proprio nucleo familiare.

Il bando per aprire alla possibilità che il grano della nostra produzione sia venduto ad un prezzo corrispondente alla qualità e la quantità dello stesso, rappresenta un altro tassello importante programmato dal Cda della Zaccagnino sin dal suo insediamento. Nonostante i contratti di filiera siano nei fatti già superati dalle pratiche agricole, almeno nella loro accezione iniziale, rappresentano però un ottimo punto di partenza per portare modifiche strutturali ad un sistema, la cui ottimale riuscita dipende da politiche legislative europee, e da logiche di mercato mondiali difficilmente gestibili con provvedimenti legislativi o modalità premiali dei singoli Stati.

Impossibile racchiudere in poche parole l’immenso sforzo di organizzazione e impegno, da parte del Cda, per introdurre pratiche innovative e di gestione manageriale di un’azienda che ha già tanti punti di forza, ma deve fare il salto di qualità anche in termini di presenza qualificata sui tavoli che contano"

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