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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

L’IMU sulla prima casa passa dal 4 al 5,5. Mongelli: “Scelta inevitabile”

L'IMU sulla prima casa è 0,55%. Lisi: "Il gettito è inferiore a quello garantito dall'ICI". Mongelli: "Il Comune è solo l'esattore dello Stato, l'ultima parola al Consiglio"

La Giunta comunale ha approvato ieri le aliquote dell’Imposta Municipale Unica da applicare per il 2012 e sulla cui base comporre il Bilancio di previsione per l’anno in corso. In entrambe i casi si tratta di proposte che saranno sottoposta all’attenzione del consiglio comunale da convocare entro e non oltre il 31 ottobre.

LE ALIQUOTE | L’aliquota per la prima casa è stata fissata a 0,55% (+0,15% rispetto allo schema di base approvato dal Governo). Identica percentuale è stata fissata per le seconde case che siano affittate con canone concordato. Dalla seconda casa in poi l’aliquota è dell’1,06% (+0,30%), ma il gettito è così suddiviso: 0,38% allo Stato, 0,68% al Comune. Invariata quella sui fabbricati rurali fissata al 0,20%.

ROCCO LISI | “Il raffronto tra l’Imposta Comunale sugli Immobili e l’IMU fa emergere due dati di particolare interesse” – afferma l’assessore al Bilancio Rocco Lisi – L’invarianza della pressione fiscale sulla prima casa (0,55% IMU - 0,55% ICI) e la riduzione, per il Comune, del gettito derivante dalla seconda casa (0,70% ICI – 0,68% IMU)”.

IL SINDACO | “I dati dimostrano che il Comune è diventato l’esattore dello Stato, che è tutt’altra cosa rispetto all’autonomia finanziaria enunciata dalla Costituzione – afferma il sindaco Gianni Mongelli – Un’evidenza che ribadirò, questo pomeriggio, al presidente nazionale dell’ANCI associandomi alla richiesta, indirizzata al Governo, di incrementare la quota di gettito destinata agli Enti locali per consentirci di garantire ai cittadini l’efficienza e l’efficacia dei servizi istituzionali.

La decisione di aumentare l’aliquota sulla prima casa è stata a lungo ponderata e assai dolorosa, ma inevitabile alla luce dei nuovi tagli ai trasferimenti statali e delle norme ancora più stringenti sul rispetto degli equilibri contabili.  

Di qui alla discussione in Aula del bilancio di previsione, che dovrà avvenire entro il 31 ottobre – conclude il sindaco – abbiamo il tempo per un supplemento di riflessione, ferma restando la sovranità del Consiglio comunale all’interno del perimetro fissato dalle oggettive necessità finanziarie”.

L'aumento dell'imposta non è passata inosservata e ha scatenato la reazione dei sindacati della Cgil, Cisl e Uil, che in una nota congiunta esprimono il loro totale disaccordo con l'amministrazione comunale

 

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