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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Assistenza domiciliare, la Cgil preoccupata: “Il Comune di Foggia ci dica come intende intervenire”

Richiesto un incontro all’amministrazione cittadina. “In attesa dell’attivazione dei buoni regionali sarà garantita la continuità del servizio? Quali ricadute occupazionali comporterà? Sono domande alle quali vanno date risposte urgenti”

La Cgil di Foggia ha chiesto un incontro al Comune di Foggia per conoscere in che modo l’amministrazione intende intervenire a seguito dell’ultimazione del progetto ministeriale Pac Anziani, che garantiva l’erogazione dei servizi di assistenza domiciliare sociale e integrata. “Cgil Cisl Uil sono le parti sociali assieme all’Ugl che siedono al tavolo concertativo. Stigmatizziamo che non vi sia stata nessuna comunicazione circa questo passaggio né informazione su come si intende procedere. Non ci tranquillizza la nota stampa diffusa dall’assessorato competente perché nulla dice circa la continuità del servizio” spiegano Loredana Olivieri, segretaria provinciale della Cgil di Capitanata.

Dal Comune hanno fatto sapere infatti che si è provveduto ad informare i fruitori del servizio e ad accompagnarli nelle procedure per l’ottenimento dei buoni servizio disabili e anziani erogati dalla Regione Puglia. “Non viene detto cosa accadrà nel frattempo nel mentre queste procedure dovranno essere espletate dalle famiglie e dalla Regione. Abbiamo ricevuto numerose segnalazione di parenti di persone anziane. Se è vero che i fondi ministeriali sono sempre insufficienti ancor di più il Comune di Foggia dovrebbe informare la cittadinanza di quanto intende metterci di suo per integrare questo fondamentale servizio”.

“Siamo seriamente preoccupati assieme alle categorie dei pensionati, SPI, e al suo segretario generale Franco Persiano, e del settore della sanità e dell’assistenza, Funzione Pubblica, e al suo segretario generale Mario Lavecchia, per le ricadute che questo passaggio può avere sia sulle famiglie di persone anziane e disabili e ovviamente sul versante occupazionale. Sia i tempi di attivazione dei buoni regionali sia la copertura del servizio avranno incidenza su quanto personale potranno impiegare le cooperative che hanno fornito assistenza fino ad oggi. Per questa ragione abbiamo chiesto un incontro urgente all’Amministrazione comunale. Si tratta di interrogativi che non possono rimanere senza risposta”.

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