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Posti letto RSSA, la direzione strategica dell’Asl di Foggia: “Ecco come stanno le cose”

La commissione preposta sta verificando i requisiti per procedere all’assegnazione dei 96 posti letto, nei territori contemplati nel bando

In riferimento alla questione relativa all’assegnazione di posti letto per RSSA, la direzione della Asl di Foggia chiarisce quanto segue: “L’approssimarsi delle scadenze elettorali sta inevitabilmente facendo salire il tono del confronto politico che sfocia, a volte, in sterili accuse alla direzione strategica della ASL, peraltro prive di alcun fondamento. Ci si riferisce, in particolare, ai presunti danni che la popolazione anziana della provincia di Foggia starebbe subendo per la mancata assegnazione di 96 posti letto per RSSA sul territorio. Si tratta di accuse strumentali, tese piuttosto a favorire interessi di parte e che nulla hanno a che vedere con la realtà. Vale la pena, infatti, precisare che la ASL ha pubblicato un bando per manifestazioni di interesse all’assegnazione di 96 posti letto di RSSA nella nostra provincia, residuali rispetto ad un fabbisogno complessivo di circa 445 posti letto, di cui 349 già da tempo soddisfatti.

I 96 posti letto da assegnare sono relativi a fabbisogni non ancora soddisfatti nei territori di Cerignola e San Severo per 60 posti letto, 30 posti letto per l’area dei Monti Dauni (Lucera e comuni limitrofi) e 6 posti letto per l’area del nord Gargano. Delle domande pervenute, nessuna è stata presentata per soddisfare i fabbisogni di Cerignola e San Severo: due riguardano la città di Foggia, una riguarda il territorio di San Giovanni Rotondo e due l’area dei monti Dauni, Lucera e Volturino.

Poiché nel corso della prima seduta di gara sono state denunciate, dagli stessi concorrenti, presunte irregolarità in alcune delle domande presentate, la Commissione preposta sta verificando i requisiti per procedere all’assegnazione dei posti letto, nei territori contemplati nel bando, e ci si augura che questo accadrà nel più breve tempo possibile, ma senza cedimenti a forzature di alcun genere.

Circa i disagi che gli anziani subirebbero, è appena il caso di precisare che, con nota inviata, sin da maggio 2014, ai direttori dei distretti della ASL, fu chiesto di verificare la consistenza di eventuali liste di attesa per l’accesso alle RSSA. Le risposte pervenute da parte di tutti i direttori di distretto, hanno evidenziato che non vi sono liste di attesa Nell’ulteriore perdurare di accuse infondate, la direzione si riserva di ricorrere nelle opportune sedi per la tutela del proprio operato”.

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