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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Foggia dà il via libera a due progetti milionari: atti strategici che cambieranno il volto della città

Va libera al progetto definitivo dell'orbitale per cui lavorerà la Favellato Spa. 16 i voti al project financing sulla pubblica illuminazione dell'Ati Siti industriali - Go4green

Esalta la  "pagina di bella politica e di buona amministrazione scritta oggi dal consiglio comunale" che "va ben oltre le polemiche strumentali e le accuse prive di fondamento delle scorse settimane". Così il sindaco di Foggia, Franco Landella, all'esito del consiglio comunale di oggi che ha licenziato, dopo mesi travagliati, due atti strategici per la città, destinati a cambiare il volto del capoluogo: con 25 voti favorevoli (compresi alcuni elementi delle minoranze, PD in particolare, col quale l'atto si pone in continuità amministrativa, "nell'interesse di Foggia è dei suoi cittadini" afferma Landella), via libera al progetto definitivo dell'orbitale e all'adozione della relativa variante, primo passo operativo di una infrastruttura milionaria al cui primo lotto, archiviati i ricorsi giudiziari, lavorerà la società Favellato spa.

16, invece, i voti al project financing sulla pubblica illuminazione dell'Ati Siti industriali - Go4green, anche questo progetto milionario (2,5 milioni di euro all'anno, per 20 anni) con cui - scrive l'Amministrazione - "Foggia si candida ad abbattere significativamente le spese sostenute per l’energia – anche nel rispetto delle indicazioni più volte formulate sul punto dalla Corte dei Conti – ed a realizzare una delle più grandi azioni di manutenzione dell’impiantistica mai effettuate prima d’ora”.

"La strategia che abbiamo messo in campo prevede, a carico del soggetto che all’esito della gara di evidenza pubblica che sarà bandita si aggiudicherà la gestione del servizio, l’acquisto di energia elettrica, l’esercizio degli impianti, la manutenzione ordinaria degli impianti, l’eventuale gestione dei carichi esogeni elettrici e meccanici, gli interventi di riqualificazione energetica, gli interventi di adeguamento normativo, la manutenzione straordinaria degli impianti, gli interventi di adeguamento ed innovazione tecnologica, la sostituzione di 3000 pali ammalorati e di 10 chilometri di linee elettriche obsolete, il rifacimento e la sostituzione di 180 quadri elettrici ormai vetusti, con la loro conseguente messa a norma, la realizzazione del telecontrollo e della telegestione dei 14.504 punti di luce che verranno sostituiti".

Così da Palazzo di Città spiegano il primo mega progetto che interesserà la città in questo settore e che a breve sarà messo a gara. Non sono, ovviamente, mancate le critiche: a quelle del capogruppo dei Fratelli di Italia, Giuseppe Mainiero, che ha evidenziato a più riprese una presunta parzialità dell'azione amministrativa nei confronti dei privati interessati all'operazione (con tanto di esposto in Procura), si è aggiunto oggi il capogruppo del Pd Augusto Marasco, per il quale l'atto potrebbe essere nullo esistendo già una pianificazione fissata dal Piano Regolatore per la Pubblica illuminazione, licenziata dallo stesso consiglio comunale nel 2015. Marasco annuncia esposto in Prefettura. Queste le opposizioni. Perché la maggioranza sull'accapo fa quadrato (aiutata dalle numerose assenze tra le fila della minoranza). L'opera ottiene finanche il voto favorevole di Antonio Vigiano, l'ex consigliere di Civica per la CapitAmata che in aula ha sì rimarcato la sua distanza politica, ormai nei fatti (si è dimesso da presidente della IV commissione), dall'attuale amministrazione,  garantendo però, al contempo, impegno sugli atti a beneficio della città: la pubblica illuminazione sarebbe uno di questi, con tanto di emendamento a salvaguardia dei 16 posti di lavoro interessati.

Archiviati gli atti più importanti degli ultimi mesi, ora per Landella è tempo di rivedere il perimetro delle forze che lo sostengono, procedendo nelle prossime ore con il preannunciato azzeramento delle deleghe agli assessori e il rimpasto di giunta. È stato proprio il primo cittadino, in una turbolenta seduta di due settimane fa, a comunicare di voler fare chiarezza e la sua indisponibilità a lavorare sotto il continuo ricatto politico dei consiglieri. 

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