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Economia

Pubblica illuminazione: si riapre la partita del mega appalto da 54 milioni di euro

Affatato avvia un nuovo procedimento: la Selettra, esclusa in prima battuta, chiamata ad integrare la sua proposta. A luglio Mainiero lamentava la violazione del principio di imparzialità della pubblica illuminazione

Quando ormai la partita sulla pubblica illuminazione sembrava chiusa al Comune di Foggia, ecco che i giochi si riaprono. Ad agosto il responsabile dell'Area Tecnica, il dirigente Paolo Affatato, su autorizzazione del sindaco Franco Landella, comunica alla impresa esclusa in prima battuta dalla partita, la potentina Selettra spa, il nuovo avvio del procedimento, invitandola nel giro di breve tempo (scadenza il 6 settembre u.s.) a produrre chiarimenti ed integrazioni alla sua proposta, "al fine - si legge - di verificare la loro regolarità e completezza e, in caso di esito positivo, procedere alla valutazione comparativa delle due proposte in tempo utile per il rispetto del nuovo calendario dei lavori del consiglio comunale". E sarebbe proprio questo a detta di Affatato, la nuova calendarizzazione del consiglio comunale, a consentire di riaprire la partita: della serie,  visto che a luglio scorso per l'accapo non si è fatto nulla, c'è tempo (il consiglio dovrebbe riunirsi il 28 settembre) per inserire il secondo giocatore nella partita. Possibile che sia il bando a doversi adeguare ai lavori del consiglio e non viceversa? Il dirigente motiva così. 

Quello della pubblica illuminazione, lo ricorderete, è il mega appalto ventennale da quasi 3 milioni di euro (2.7 per la precisione all’anno) che ha tenuto banco nel mese di luglio a Palazzo, tra accuse dell'opposizione, difese dell'amministrazione e richieste pressanti di chiarimenti della esclusa. In pole per la sua aggiudicazione c'era fino a qualche mese fa soltanto un'ATI (Siti impianti spa e 4 Green srl). Una sola pretendente per un appalto milionario.

Il 15 giugno, però, arriva la proposta di un'altra società, la Selettra, che, ricorderete, fu respinta a stretto giro di posta poiché, la giustificazione, manchevole di una serie di elementi. Fu il consigliere comunale Giuseppe Mainiero a sollevare la questione in conferenza stampa, accusando l'amministrazione di Foggia, di "aver violato il principio di imparzialità dell'ente nei confronti degli operatori economici". "All'ATI - dichiarava Mainiero - sono stati concessi ben sei mesi per produrre tutta la documentazione, fideiussione compresa. Alla Selettra neanche venti giorni per dirle che era fuori. Con una proposta, tra l'altro, che sarebbe di gran lunga più conveniente per il Comune".

Appalto pubblica illuminazione: il Comune precisava così

"Le ragioni per le quali la proposta avanzata dalla ‘Selettra SpA’ è stata esclusa attengono a profili di natura tecnico-amministrativa. La bozza di convenzione che ha accompagnato la proposta non corrisponde ad alcuno dei contratti di partenariato pubblico-privato che possono costituire oggetto di proposta spontanea ai sensi dell’articolo 183 del D.Lgs. n.50/2016 e non contiene la disciplina specificatamente dettata per i contratti di partenariato pubblico-privato dal D.Lgs. n.50/2016. [...] Sul piano della presunta maggiore convenienza economica della proposta, non alloca il rischio operativo in capo al soggetto privato. [...] Vale la pena inoltre rilevare la completa assenza di un documento che dovrebbe contenere, in forma analitica e dettagliata, la specificazione delle caratteristiche del servizio e della gestione [...]. È infine assolutamente pretenzioso parlare di una maggiore convenienza economica della proposta della ‘Selettra SpA’. È infatti appena evidente che non basta confrontare il valore del canone del primo anno di durata della concessione per affermare che sia più conveniente la proposta che, a fronte di costi di investimento e di costi operativi che potrebbero essere molto diversi, presenta il canone di valore più basso".

Pubblica Illuminazione: la richiesta di modifica e reintegro

Insomma, l'Ati ormai festeggiava. Era fatta. Delibera compresa. Oggi Affatato riapre tutto, consentendo a Selettra di modificare e integrare la sua proposta sulla base degli elementi su indicati, al fine di "comparare le due proposte", grazie alla "nuova calendarizzazione dei lavori del consiglio comunale". Su autorizzazione del sindaco. Lo stesso che qualche giorno fa sollecitava il presidente del consiglio, Luigi Miranda, a mettere all'ordine del giorno il tema, dimenticando probabilmente che la delibera di cui sopra è ormai superata e, stante la riapertura della partita, dovrà essere riscritta. 

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