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Economia Orta Nova

L’esperienza degli ‘Angeli’ per rilanciare gli ambulatori della Capitanata

In occasione dei 30 anni del presidio di Orta Nova, il presidente della Fondazione Centri di Riabilitazione Padre Pio Onlus, ha presentato la nuova mission: “Vogliamo trasferire l’eccellenza degli Angeli sul territorio”

Nel Basso Tavoliere numeri record: quasi 40mila prestazioni l’anno per un bacino d’utenza di 100mila cittadini”. Anna, mamma di un bimbo in cura: “Spero che gli altri piccoli in attesa possano accedere alle preziose cure di questi strutture”

“Finora ci siamo concentrati sul centro di eccellenza di San Giovanni Rotondo, ora vogliamo trasmettere l’esperienza degli Angeli sul territorio”. Fr Francesco Colacelli ha spiegato la nuova mission della Fondazione Centri Padre Pio durante i festeggiamenti per il trentesimo anno di vita del centro di riabilitazione di Orta Nova (1988-2018).

“Questa struttura sta funzionando bene, ora l’abbiamo ristrutturata e dotata di nuove macchine, come la Tecar che a San Giovanni sta dando ottimi risultati - ha spiegato il presidente -. Ma ciò che mi preme sottolineare è che la parte importante della nostra attività risiede nelle persone, nel lavoro degli operatori che hanno dimostrato grande professionalità negli anni, sin dalla fondazione di quest’opera di cura delle infermità voluta da padre Michele Placentino nel solco dell’ideale di vita di San Francesco e del suo figlio grande Padre Pio”.

Poi, a nome del Cda (fr. Matteo Lecce, Francesco Langi, fr. Mariano Di Vito e fr. Salvatore Scopece) ha ringraziato la dottoressa Daniela Armillotta, responsabile dell’ambulatorio ortese. “Negli ultimi dieci anni si sono avvicendati venti medici - spiega la coordinatrice -, molti operatori sono entrati qui da tirocinanti e ora sono dipendenti a tempo pieno. Qualcuno ha sperimentato la malattia sulla propria pelle, aggiungendo così un valore empatico importante nell’impegno professionale quotidiano”.

I numeri del centro di riabilitazione di riferimento del Basso Tavoliere (Cinque Reali Siti, Cerignola e Deliceto, con una popolazione di circa 100mila abitanti) sono già impressionanti 16.500 trattamenti ambulatoriali e 21mila domiciliari ogni anno. In 30 anni, la forza lavoro è passata da 8 a 31 unità. Al momento in lista d’attesa ci sono 100 pazienti ambulatoriali (di cui la metà bambini) ed altrettanti domiciliari, che probabilmente tra un anno riceveranno il trattamento. Per fronteggiare la crescente richiesta di prestazioni, è stata acquistata una Tecar Indiba - terapia cellulare attiva - di ultima generazione, unica presente in zona, capace di trattare diverse patologie con un miglioramento dei tempi di recupero ed una riduzione del dolore.

30 anni del centro di riabilitazione di Orta Nova

Ai bambini è rivolto uno sguardo particolare. La testimonianza di Anna dopo la celebrazione liturgica è una richiesta di impegno e un messaggio di speranza: “Sono la mamma di un bimbo speciale da due anni in cura a Orta Nova, qui ho conosciuto la sofferenza ed ho apprezzato la bellezza della vita. Mio figlio è migliorato molto, a piccoli passi. La speranza è che anche gli altri bimbi in lista d’attesa possano avere accesso al più presto alle cure che offrono questi centri”.

C’è qualcuno, invece, come Valentina che è nata il giorno dell’inaugurazione, nel 1988 ed è in cura da 17 anni. Un tumore al cervello le aveva bloccato la mobilità articolare e le capacità linguistiche. Ora riesce ad esprimersi ed ha partecipato alla scrittura di un libro, “Voglia di vita”, che racconta le storie del percorso di cura di alcuni bambini.

“Grazie alla fondazione la risonanza di questo centro è molto positiva - ha commentato don Ignazio Pedone, parroco del SS Crocifisso -, perché al centro dell’impegno c’è la persona dell’ammalato e non l’asetticità dei numeri. Il modo in cui si fa fisioterapia, infatti, è fortemente condizionato dalla caratura morale degli operatori, perché a volte un sorriso vale più di una cura senza amore”.

“L’impegno degli operatori verrà sostenuto sempre dal Comune - ha concluso l’assessore agli Affari generali Alessandro Paglialonga (delegato del sindaco Gerardo Tarantino), dopo aver ascoltato la storia del fisioterapista domiciliare Giuseppe Rendine -, saremo a disposizione per qualsiasi progetto di rilancio di questa pregevole opera al servizio dei pazienti”.

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