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Attivisti foggiani per una Pasqua senza crudeltà: "Lasciamo in pace gli agnelli"

Attivisti foggiani 'DauniaVeg', animalisti e antispecisti, saranno nella zona pedonale di Corso Vittorio Emanuele a Foggia per sensibilizzare la città ad una alimentazione eticamente orientata alla salvaguardia degli animali

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

Una Pasqua senza atrocità. E’ quello che suggerisce il gruppo di attivisti foggiani “DauniaVeg” (Vegetariani e Vegani Dauni), insieme agli Animalisti/Antispecisti del capoluogo, che per il 12 e il 13 aprile chiamano a raccolta associazioni e cittadini nella in zona pedonale di corso Vittorio Emanuele. L'iniziativa - denominata "Buona Pasqua per salvare gli agnelli" e finalizzata ad informare la cittadinanza sul massacro di capretti e agnellini durante il periodo pasquale - nasce con l'esigenza di sensibilizzare tutti ad una alimentazione eticamente orientata alla salvaguardia e tutela degli animali.

Anche Foggia dunque, partecipa all'iniziativa che ha luogo ogni anno in occasione della Pasqua. Oltre alla 'campagna di affissione' sul territorio comunale, si terrà un 'tavolo informativo' nella stessa zona pedonale, presso il quale sarà distribuito un pieghevole con menù di Pasqua "senza crudeltà", cioè 100% vegetale e altro materiale divulgativo contro ogni forma di sfruttamento animale.

A supporto dell'evento, è stata inviata una lettera al Vescovo e ai parroci foggiani, come occasione di riflessione e momento di confronto. "Gentile signor Parroco – si legge nella missiva - per la celebrazione della Pasqua quest'anno saranno uccisi nel nostro paese circa ottocentomila agnelli: quasi un quarto degli agnelli consumati ogni anno. Dietro questo numero c'è la sofferenza di esseri viventi - creature di Dio, per chi crede - sottoposti a molteplici violenze ed infine sgozzati mentre ancora s'agitano, appena storditi da una scarica elettrica”.

“Una sofferenza che può considerare insignificante solo chi non riconosce la differenza tra un essere vivente ed una cosa, tra un animale ed un oggetto; solo chi pensa al mondo naturale ed animale come ad un immenso campo di cose infinitamente disponibili per l'uso ed abuso umano”. “Come animalisti . conclude - interessati alla diminuzione delle sofferenze inflitte agli animali, le chiediamo di affrontare il tema con i suoi parrocchiani. Nel caso in cui non concordasse con quanto affermato in questa lettera, sarebbe un piacere per noi avviare un confronto in pubblico o in privato”.

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