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Foggia posa la prima pietra sui nuovi alloggi, "ma c'è chi vive ancora nei container": e gli 800 appartamenti?

Posa della prima pietra in via Confalonieri alla presenza del presidente di Arca Capitanata, da parte di Michele Emiliano e Franco Landella

“Abbiamo colto questa occasione per parlare del Piano Casa del Comune di Foggia. Stiamo lavorando insieme, con il direttore dell’Arca Capitanata Donato Pascarella, nel tentativo di   tracciare una strategia per risolvere le tensioni abitative che ancora esistono a Foggia. Come è noto, ci sono ancora persone che vivono da moltissimi anni in containers, e questo non va bene. Chiaramente questo cantiere che stiamo avviando oggi, certo non risolverà tutti i problemi ma è una dimostrazione di vitalità di un'Arca che, con il nuovo direttore, ha cambiato passo e registro”. Così il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, intervenendo quest’oggi a Foggia per la cerimonia della posa della prima pietra di un nuovo complesso di otto alloggi di edilizia residenziale pubblica. Per l’avvio dei lavori erano presenti l’Amministratore Unico dell’Arca Capitanata, Donato Pascarella, il Direttore dei Lavori, Vincenzo De Vitis e i tecnici dell’Agenzia.

“Noi cercheremo in tutti i modi di dare un sostegno affinchè la situazione abitativa di Foggia diventi accettabile – ha continuato Emiliano – e mi auguro che la stessa determinazione ci sia anche da parte del Comune di Foggia, anzi ne sono certo. Mi auguro anche che, almeno i casi più gravi tra quelli che sono stati registrati e mi riferisco a situazioni di salute particolarmente difficili, possano essere risolti in breve. Noi cercheremo in tutte le maniere di dare un sostegno da questo punto di vista. Regione e Arca faranno le loro proposte  in spirito di collaborazione e saremo felicissimi di affrontare questa discussione col sindaco di Foggia appena ce ne sarà la possibilità”.

Emiliano poi si è soffermato con  i giornalisti sulle modalità e gli strumenti migliori per effettuare politiche espansive di edilizia popolare. “Ovviamente l'edilizia popolare – ha spiegato Emiliano - non si fa stanziando i fondi, si fa con l’intelligenza di costruire programmi edilizi che possibilmente si autofinanzino. Io per esempio, da Sindaco di Bari, ho fatto un Piano casa  da 3000 alloggi, senza spendere risorse, né l’amministrazione, né l’Arca di Bari. Abbiamo operato permutando i suoli e costruendo con i privati intese che hanno consentito la costruzione di moltissimi alloggi popolari anche in quartieri dove ci sono vari modelli di edilizia economica e popolare.  Con questo sistema siamo riusciti a costruire un quartiere da 15.000 abitanti. Certo non è facile, ma bisogna accendere la fantasia anche perché oggi purtroppo i Governi nazionali non stanziano soldi per le case popolari”.

Nello specifico poi, Emiliano ha parlato dei tantissimi accordi di programma che ci sono a Foggia e che hanno come sfondo l'housing sociale. “Li stiamo guardando uno per uno – ha detto Emiliano - per vedere innanzitutto se sono realizzabili, perché alcuni sono così vecchi che non sappiamo neanche se le imprese abbiano ancora la forza di realizzarli. Con l’housing sociale, meccanismo che si basa su accordi tra privato e pubblico per costruire su aree di proprietà pubblica, il pubblico non spende soldi, consentendo ai privati di urbanizzare e migliorare la qualità di vita soprattutto nelle periferie”.

“Dobbiamo verificare quindi – ha concluso Emiliano – la bontà di questa miriade di accordi di programma della città di Foggia, ma soprattutto dobbiamo verificare se i privati sono ancora  disponibili a finanziare questi accordi di programma. È un lavoro che stiamo facendo e che seguo personalmente”.

IL PROGETTO DEGLI 8 ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA

Il progetto, finanziato per un importo pari a un milione e duecentomila euro, prevede l’abbattimento di un edificio di un solo piano, un tempo destinato ad attività commerciale, ma attualmente in avanzato stato di degrado e abbandono. L’edificio in linea che si realizzerà prevede il piano terra adibito a box auto di pertinenza di ciascun alloggio e locali tecnici condominiali. Sugli ulteriori quattro livelli fuori terra, saranno distribuiti due alloggi per piano di superficie utile pari a circa 67 mq. La dotazione impiantistica sarà caratterizzata da: un impianto fotovoltaico, un impianto termico centralizzato con moduli utenza per la contabilizzazione del calore e dell’acqua calda sanitaria, collettori solari ad alto assorbimento e bassa emissione per la produzione di acqua calda sanitaria.

NELLA STESSA GIORNATA SONO STATI PRESENTATI I RISULTATI CONSEGUITI CON UN INTERVENTO DI EFFICIENTEMENTE ENERGETICO REALIZZATO SUI LOTTI ARCA NEL QUARTIERE BORGO CROCI.

L’intervento di recupero finanziato per circa un milione di euro, si è articolato su due lotti costituiti da due edifici a torre uguali e parzialmente confinanti situati nei pressi di Largo Il Candelaro. Ciascuno degli edifici, caratterizzati al piano terra da un porticato e al piano interrato da autorimesse, si sviluppa su 7 piani distribuendo ciascuno 4 alloggi per piano, per un totale complessivo di 56 alloggi. I due edifici, ultimati tra la fine degli anni ’90 e il 2000 presentavano un degrado delle facciate legato prevalentemente alla qualità dell’involucro e alle sue prestazioni in termini di coibenza termica. L’intervento di recupero, quindi, oltre che al recupero estetico delle facciate ha riguardato l’efficientamento energetico dell’involucro (facciate, intradosso portico e copertura) mediante la posa in opera di un sistema di isolamento a cappotto sulle facciate e al piano pilotis realizzato con lastre di poliuretano, unitamente al rifacimento completo della stratigrafia della chiusura orizzontale di copertura. L’intervento di recupero del solo involucro murario ha permesso di modificare la classe energetica degli alloggi, passando dalla Classe F (ante operam) alla Classe D (post operam).

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