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Economia

Agricoltura Puglia: dichiarato lo stato di crisi, male il pomodoro da industria

Calo previsto del 40% della produzione lorda vendibile per cerealicolo e uva, del 45% per frutticolo e zootecnico e del 50% per olivicolo ed orticolo, con particolare riguardo per il pomodoro

E' stato dichiarato lo stato di crisi per l’agricoltura pugliese a seguito dell’eccezionale andamento climatico e la conseguente siccità che ha travolto la Puglia nei mesi marzo-agosto 2012.

La decisione è stata assunta nella riunione della giunta regionale a seguito della relazione dell'assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno. "Una decisione che ci è sembrata doverosa - ha commenta - data la situazione particolarmente critica emersa dalla rilevazione effettuata nei diversi territori regionali. La mancanza di piogge che ha caratterizzato la primavera e l'estate ha ridotto la riserva idrica negli invasi pugliesi con conseguenti gravi problemi di siccità per le coltivazioni agrarie e per il comparto della zootecnia.

Con la dichiarazione dello stato di crisi attiveremo ogni utile intervento presso il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali in ordine all’applicazione delle normative nazionali e comunitarie vigenti ma anche alla individuazione ed alla adozione di misure straordinarie di intervento, coerenti e proporzionali alla dimensione delle avversità."

In sofferenza tutti segmenti del settore, con una calo previsto del 40% della produzione lorda vendibile per cerealicolo e uva, del 45% per frutticolo e zootecnico e del 50% per olivicolo ed orticolo, con particolare riguardo per il pomodoro da industria.

Con la delibera approvata si fa richiesta inoltre al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali di porre in essere tutte le iniziative a favore degli imprenditori agricoli, atte a risolvere le situazioni di crisi, con l’emanazione, tra l’altro, del decreto che fissi lo stato di crisi per gli eventi calamitosi, comprese in ogni caso quelle relative a: beneficiare della sospensione del versamento dei contributi previdenziali e assistenziali propri e dei lavoratori dipendenti; sospendere o differire il termine per gli adempimenti degli obblighi tributari e previdenziali; sospendere per dodici mesi il pagamento delle rate e degli effetti del credito agrario; ottenere un ristoro economico a valere sul fondo di solidarietà nazionale; ottenere l’anticipazione del pagamento dei premi PAC.

PIETRO SALCUNI - “E’ un primo riconoscimento dell’impegno di Coldiretti Foggia che nei giorni scorsi aveva richiesto all’Ufficio Provinciale Agricoltura di monitorare i danni sulle colture agricole conseguenti al prolungarsi delle gravi condizioni di siccità accompagnata da alte temperature”.

Secondo il Presidente di Coldiretti Foggia Pietro Salcuni la delibera della Giunta Regionale ha raccolto con grande tempestività le istanze provenienti in particolare dall’area della Capitanata così duramente colpita dalle avverse condizioni metereologi che, ad esempio, hanno dimezzato la produzione di pomodoro mettendo in grave crisi le imprese agricole che per questa coltura hanno grosse spese di investimento che, se non ripagate da un raccolto “normale” sia in quantità che in termini di prezzo di vendita, rimangono enormemente esposte finanziariamente.

PINO LONIGRO - “Ancora una volta l’Assessore Stèfano ha accolto con tempestività le urla di disperazione proveniente dal mondo agricolo – commenta il consigliere regionale SeL Pino Lonigro. Infatti con la delibera approvata nella seduta del 7 settembre scorso, la Giunta regionale ha dichiarato lo stato di crisi del mondo agricolo pugliese messo in ginocchio dal gran caldo e dalla conseguente siccità di questa primavera-estate.

"Per la Capitanata e l’intera Puglia, l’agricoltura è un settore strategico dell’economia dell’intera regione, per questo va aiutata ed incentivata. La politica regionale in questi anni va verso questa giusta direzione. Ora il Governo Nazionale faccia la sua parte”.

 

 

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