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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Nuova beffa per il Gino Lisa: l'Europa attende le carte, altrimenti non procede

Il 3 settembre 2014 i servizi della Commissione hanno inviato alle autorità italiane una lettera in cui elencavano le informazioni mancanti, ma senza ottenere risposta

I 14 milioni per allungare la pista del Gino Lisa ci sarebbero, ma le autorità italiane (Regione Puglia), stando al contenuto della risposta della commissione europea inviata all’europarlamentare Barbara Matera, non avrebbe inviato le informazioni utili per sbloccarli. Informazioni che erano state richieste dalla UE, che nel novembre 2013 aveva annunciato l’apertura di una procedura d'infrazione contro il governo di via Capruzzi, spingendo di fatto Aeroporti di Puglia a sospendere la gara, successivamente riaperta con scadenza il 30 giugno 2014.

All’annuncio del nuovo bando Vendola disse: “Le regole del gioco le stabilisce la commissione europea di Bruxelles. E gli aeroporti piccoli, così come lo scalo foggiano – devono fare i conti con il regime degli aiuti di stato, molto complesso per quanto riguarda i tempi di autorizzazione e le regole del finanziamento di parte pubblica e privata”. Le associazioni però fecero emergere una contraddizione di fondo: una Regione che sbaglia ad emettere un primo bando, si accorge di un fantomatico errore dovuto ad un’eventuale (inesistente?) infrazione europea, ritira il bando dicendo che “la pista non può essere allungata fino a quando non si esprime l’Europa” e poi si contraddice di nuovo dicendosi pronta ad aprire un nuovo bando.

Ma anche la data del giugno 2014 fu disattesa, spingendo il comitato ‘Vola Gino Lisa’ ad intraprendere un discorso legale insieme l’Adiconsum, dicendosi pronti a diffidare chi aveva sbagliato. Questa sarebbe invece la risposta di Bruxelles all’interrogazione scritta di Matera. "La Commissione ritiene nel caso in oggetto le autorità italiane non abbiano ancora fornito tutte le informazioni necessarie ai fini dell’esame della compatibilità delle misure di aiuto notificate dall’Italia il 3 febbraio 2014. In risposta all’ultima comunicazione delle autorità italiane, avvenuta il 23 luglio 2014, il 3 settembre 2014 i servizi della Commissione hanno inviato a dette autorità una lettera in cui elencavano le informazioni mancanti, che sono tuttavia necessarie per valutare la compatibilità con il mercato interno delle misure in oggetto, alla luce degli orientamenti del 2014 sugli aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree ( Comunicazione della Commissione - 2014/C 99/03- pubblicata il 4 aprile 2014, GU C 99 del 4.4.2014). A tutt’oggi tale lettera non ha avuto riscontro. Spetta pertanto alle autorità italiane dare un seguito all’ultima lettera della Commissione, affinché questa possa pronunciarsi in merito alle misure di finanziamento in oggetto. I finanziamenti pubblici previsti potranno essere sbloccati soltanto dopo che la Commissione si sarà pronunciata sulla compatibilità degli aiuti destinati all’aeroporto Gino-Lisa, purché risultino rispettate le altre disposizioni del diritto dell’Unione"

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