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Foggia come Roma, "affittopoli" anche qui: parola di Rizzi e Cislaghi

Lo scenario foggiano, tratteggiato dal consigliere comunale Vincenzo Rizzi e Giorgio Cislaghi per Alternativa Libera

A Foggia non mancano le case. Mancano le case popolari pubbliche da affittare a chi non può permettersi di pagare fitti a valori di mercato. In realtà, non mancherebbero neanche le case popolari pubbliche ma molte - più di 300 di proprietà comunale - erano occupate da abusivi e i recenti condoni non hanno attenuato il fenomeno delle occupazioni abusive, delle compravendite illegali, anzi hanno dato ragione a chi si appropria di beni pubblici sapendo che, prima o poi, qualche santo provvede.

E’ questo lo scenario foggiano, tratteggiato dal consigliere comunale Vincenzo Rizzi e Giorgio Cislaghi per Alternativa Libera che denunciano: “A chi afferma che a Foggia non c’è anche una affittopoli tipo Roma rispondiamo che invece c’è e che la situazione è anche peggio di quella romana, come peggiore è la situazione di dissesto delle strade che non riesce a trovare soluzioni”.

“Il caso più eclatante è l’appartamento che il Comune ha dato in fitto a Napoli alla folle cifra di duecento euro al mese. Se è vero che è in una zona “popolare” altrettanto vero è che si trova a due passi da piazza Municipio. Quanto paghiamo di tasse e spese varie a fronte dei 2.400 euro di incasso?”, si chiedono. “Ci sono poi le case possedute a Lucera e anche per queste vien da chiedere “quanto si incassa e quanto ci costa mantenerle. Sono tutte affittate con regolare contratto o sono occupate da abusivi?”

Per Rizzi e Cislaghi, “a Foggia come a Roma ci sono case di proprietà comunale per cui l’amministrazione pubblica o non incassa niente (quelle occupate dagli abusivi) o non incassa quanto dovuto (da quanto non viene aggiornata la situazione economica degli assegnatari?), la differenza è solo nel valore delle case perché se il centro storico di Roma e “zona di pregio” il centro storico di Foggia è lasciato nel degrado e nell’abbandono”.

A Foggia, differentemente da Roma, ci sono anche case popolari pubbliche che attendono di essere ristrutturate anche se mai assegnate, le case per anziani di via D’Addedda. “Ci sono le case promesse con i piani edilizi, i 32 appartamenti che dovrebbe dare il Consorzio Unitario Coop casa, di cui il Comune ha solo una fidejussione inadatta a dare un riparo a chi aspetta la casa. Ci sono gli scheletri delle case ex piani Gozzini, utili a dare un precario riparo ai clochard ma inutilizzabili dalle famiglie”.

A Foggia ci sono famiglie assegnatarie di container da oltre 15 anni, famiglie che vivono nei prefabbricati dell’ex Cara, ora Campo Nomadi, ad Arpinova in una situazione che non ha eguali in Italia e tantomeno a Roma. “Si stanno realizzando mini appartamenti recuperando gli i locali dell’ex circoscrizione al Cep, non c’è un buco dove poter ospitare gli assegnatari di case popolari sfrattati perché il Comune non pagava i fitti. Questo è l’effetto della “revisione dei fitti passivi” senza che ci sia una soluzione all’orizzonte per arginare l’emergenza abitativa”.

“E mentre le persone per bene soffrono e stringono la cinghia per pagare affitti troppo onerosi – concludono -  continua il fenomeno delle occupazioni abusive e si sente l’odore nauseante della criminalità che non perde occasione per fare soldi sulla pelle dei più deboli, siano essi gli occupanti o gli aventi diritto alla casa, nella più totale inerzia dell’Amministrazione Comunale e dello Stato incapaci di porre argine a questo fenomeno”.

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