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Economia

Allungamento pista ‘Gino Lisa’: verso la verifica della compatibilità urbanistica

La richiesta di Aeroporti di Puglia all’Enac, individuato il percorso con l’apporto dell’avvocato Alessandro Botto. Il 3 aprile altro incontro per la sede della Protezione Civile

Aeroporti di Puglia ha formalmente chiesto all’Enac, il 28 febbraio scorso, con nota prot. 3226, di avviare le procedure per la nuova convocazione della conferenza dei servizi in seno al Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche di Puglia e Basilicata, per la verifica della compatibilità urbanistica del progetto di allungamento della pista dell’aeroporto ‘Gino Lisa’ di Foggia.

Il nuovo procedimento potrà beneficiare dell’applicazione della nuova normativa semplificata in materia. Inoltre, tenuto conto che sono stati già acquisiti tutti i pareri e le autorizzazioni necessarie al rilascio del provvedimento conclusivo per il perfezionamento dell’Intesa Stato-Regione, le amministrazioni e gli enti interessati saranno chiamati solo a confermare il parere già reso.

L’avvocato Alessandro Botto

Tale percorso, più rapido dell’apertura di un contenzioso amministrativo contro il Provveditorato, è stato individuato anche con l’apporto dell’avvocato Alessandro Botto, ex consigliere di Stato e membro del Consiglio di Presidenza della magistratura amministrativa, docente di Diritto e Regolazione dei Contratti Pubblici presso la Facoltà di Giurisprudenza della LUISS di Roma. L’avvocato Botto ha potuto corroborare quanto appariva emergere nello stesso decreto di archiviazione emesso dal Provveditorato, lo scorso 25 gennaio, sulla base del parere dell’Avvocatura Distrettuale dello Stato.

I tre ricorsi al Tar della Puglia

In particolare, uno dei tre ricorsi al TAR della Puglia contro il progetto di allungamento della pista aeroportuale, proposto il 24 dicembre 2012 da A.L. più altri due proprietari di suoli oggetto di esproprio, è stato dal TAR stesso dichiarato inammissibile il 31 gennaio, con provvedimento pubblicato il 19 febbraio scorso. Gli altri due ricorsi al TAR sono finalizzati a eliminare i vincoli e le limitazioni urbanistiche contenuti nel Piano dei rischi aeroportuale approvato dal Consiglio comunale di Foggia il 18 luglio 2013. 

Tuttavia, da una serie di riunioni di approfondimento, è emerso chiaro che nessuno dei due soggetti ricorrenti – l’Ente morale Terz’Ordine provinciale secolare Francescano dei Frati Minori Cappuccini e il gruppo di imprese Soave Srl, Frontiere Costruzioni Srl e Rebel Srl – abbia mai concluso gli iter previsti dall’articolo 34 del Testo Unico Enti Locali, non essendo quegli iter sfociati in un decreto del presidente della Regione, né nella successiva ratifica del Consiglio comunale, provvedimenti necessari perché si concretizzi una variante urbanistica al Piano Regolatore Generale come ambivano a ottenere i due programmi. Per nessuno dei due, dunque, si può ritenere siano sorti diritti edificatori.

AdP chiarisce, tuttavia, che questi ultimi due ricorsi riguardano aree che non sono oggetto di esproprio ma ricadono sotto la proiezione del cono di decollo-atterraggio: motivo per cui il Piano dei rischi aeroportuali approvato dal Consiglio comunale di Foggia ne ha previsto la cancellazione, evidentemente valutando il preminente interesse pubblico dell'importante opera infrastrutturale.

Il centro di Protezione Civile

Quanto alle attività del gruppo di lavoro costituito per la trasformazione dello scalo foggiano in Centro strategico e polo logistico della Protezione civile, sono stati già svolti i sopralluoghi tecnici con la Sezione Protezione Civile della Regione Puglia. Dopo l’incontro con l’ingegner Giuseppe Romano, Comandante dei Vigili del Fuoco della Direzione Centrale per l’Emergenza, il Soccorso Tecnico e l’Antincendio, è programmato un prossimo incontro il 3 aprile con ENAC e l’Ufficio del Direttore Operativo per il Coordinamento delle Emergenze la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Gli incontri con gli assessori

Nel frattempo, sono stati organizzati vari incontri con gli assessori regionali interessati e con alcune associazioni locali, al fine della salvaguardia delle attività fino a oggi svolte per l’appalto dei lavori di prolungamento della pista e per verificare la possibilità di avviare l’appalto integrato di progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori di prolungamento della pista, come primo lotto del progetto più ampio di base logistica della Protezione Civile.

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