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Il Gino Lisa non chiuderà, Foggia si apre ai Balcani

Per l'aeroporto foggiano si prospetta un domani da base operativa per il flusso passeggeri da e per i Balcani

Il Gino Lisa non chiude ma si apre ai Balcani: è questo il futuro che il nuovo amministratore unico AdP ha riservato allo scalo foggiano. Una soluzione che servirà a tener in vita l'aeroporto foggiano, ma che non soddisfa le richieste dei foggiani. Quindi, altro che voli per Roma o per Milano, perchè dal capoluogo dauno sarà possibile raggiungere l'ex Jugoslavia, la Turchia europea, l'Albania o la Grecia, e viceversa.

“Onestamente, ci aspettavamo un esordio migliore da parte di Giuseppe Acierno”. E’ laconico il segretario generale della Uil, Aldo Pugliese, nel commentare le intenzioni manifestate, che prevedono un futuro specializzato nel servizio cargo per l’aeroporto di Grottaglie, mentre per il Gino Lisa di Foggia si prospetta un domani da base operativa per il flusso proveniente e in direzione dei Balcani”.

Sullo scalo foggiano, Pugliese è perentorio. “Perché circoscriverne la funzionalità ai Balcani? Il Gino Lisa rappresenterebbe il naturale approdo per grandi flussi di turismo religioso e non, verso il Gargano. Senza dimenticare che un aeroporto efficiente nel Foggiano potrebbe servire le necessità del tessuto economico e sociale anche di zone limitrofe quali il Molise e la Basilicata del nord”.

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