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Milioni di euro per la Capitanata ma il Gino Lisa è fermo lì, appello al premier Conte: "Cosa vogliamo farne?"

Il premier è atteso il 27 dicembre dicembre in Prefettura, a Foggia, per la firma del Contratto istituzionale di Sviluppo della Capitanata. I quesiti del consigliere comunale Pasquale Cataneo

Anche se in pieno clima natalizio le questioni legate allo  sviluppo della Capitanata si susseguono in modo continuativo. Solo qualche giorno fa la conferma da parte di RFI della realizzazione della seconda stazione ed il potenziamento di quella storica di piazzale Vittorio Veneto e l’avvio di altri cantieri in ambito provinciale, nel prossimo anno, sia per la linea Foggia-Napoli-Roma e sia sulla Foggia-Termoli, entrambi con raddoppi e potenziamenti tecnologici.

A dare maggiore consistenza a questi agognati ed utili investimenti il prossimo 27 dicembre, presso la Prefettura di Foggia, si terra un ulteriore incontro tra le rappresentanze istituzionali e del partenariato socio-economico territoriale foggiano con la Presidenza  del Consiglio dei Ministri. Pare sia molto probabile la definizione e la sottoscrizione di un Contratto Istituzionale di sviluppo per la Capitanata, come gia fatto in altri parti territori del nostro Paese ed in particolare al Sud. “Esprimo viva soddisfazione –afferma il consigliere comunale e provinciale Pasquale Cataneo- per questa convergenza positiva che produrrà dopo molti anni, nel nostro territorio, consistenti investimenti infrastrutturali che potranno fornire, se utilmente realizzati in tempi ristretti, quel contributo essenziale allo sviluppo socio economico indispensabile per la crescita di una provincia che è stata posizionata al penultimo posto della recente graduatoria pubblicata dal Sole24ore e, soprattutto, lavoro!.”

Questa iniziale inversione di tendenza che sta ricevendo in questi ultimi mesi la nostra provincia, rispetto al disinteresse e alla disattenzione pregressi, deve tradursi però al più presto, in cantieri ed opere così che si possa rilanciare l’occupazione e contrastare efficacemente trend negativo che vede molti nostri giovani lasciare affetti e territorio per spostarsi in altre parti d’Italia o all’estero. Sarebbe così finalmente ben sostenuta la finalità di favorire concretamente la maggiore accessibilità territoriale, la qualità della vita nei tre diversi ambiti dei Monti Dauni, del Tavoliere e del Gargano, la crescita del sistema economico-produttivo provinciale puntando a rafforzare, insieme con gli altri interventi previsti nel Contratto Istituzionale di Sviluppo in itinere, la competitività in tutti i settori ma con particolare attenzione a quello del turismo e della filiera agro-alimentare, oltre a quello dei servizi e del terziario.

Mi auguro –continua il politico foggiano- che nel testo del documento che si andrà a sottoscrivere con il Presidente Conte vi sia, magari in premessa, un forte richiamo alla integrazione e visione sistemica, tra gli interventi previsti dal Contratto Istituzionale di Sviluppo e le pregresse Delibere CIPE con opere ancora da realizzare, come da quella sull’aeroporto Gino Lisa a quella della tangenziale di Foggia per finire all’ultima sulla seconda stazione RFI, e quelli inclusi nel Patto per la Puglia, il cui totale di interventi previsti supera i 600 milioni di euro ma con pochissimi cantieri aperti. Per motivare al meglio l’auspicio richiamato ritengo, ad esempio, - sottolinea Cataneo, concludendo - che necessita far risaltare, visto che l’aeroporto foggiano era incluso nell’elenco degli argomenti proposti nella riunione del 07.11 u.s. proprio dalla Presidenza del Consiglio, che bisogna reincludere l’Aeroporto Gino Lisa, estromesso inopinatamente nell’ultima revisione fatta dai Governi precedenti, nel Piano nazionale degli aeroporti (visto che anche la U.E. lo include tuttora nella sua programmazione) e raccordarlo con le reti ferroviarie, vista la ridotta distanza con la prevista nuova stazione, al pari di quanto si sta facendo con l’aeroporto di Trieste, impegnando il Governo su entrambe le questioni per gli effetti positivi che ciò potrebbe produrre in termini di ripresa dei voli e integrazione modale aereo-ferro-gomma inserendo tale misura nell’Atto di Governo n. 46 ancora in discussione. Ci sarebbe così una ulteriore spinta per la redazione, da parte di Aeroporti di Puglia, di un piano industriale necessario per la ripresa dei voli e la sostenibilità economica dello scalo. Aspettiamo fiduciosi di conoscere il testo del Contratto per vedere se questa esortazione, peraltro già personalmente espressa in una riunione nella Cabina di regia ai partecipanti al Tavolo Istituzioni- Partenariato socio-economico, sarà stata presa in considerazione. Auguri alla Capitanata e a noi tutti”        

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