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Foggiani a Natale: non c’è vigilia senza il ‘Capitone’

Ma tra le tante varietà, un posto speciale lo occupano il capitone e l’anguilla

La cena è da sempre contraddistinta dai piatti a base di pesce. Per intenderci, non esiste l’embargo sulla carne come nei venerdì di Quaresima, ma nelle case dei foggiani la sera del 24 è un trionfo di piatti a base di pesce. Dal persico alla spigola, passando per il pesce spada, e i frutti di mare. Ogni famiglia sceglie in base ai propri gusti e anche alle disponibilità economiche.

Ma tra le tante varietà, un posto speciale lo occupano il capitone e l’anguilla. Chiariamo subito: il capitone è la femmina della famiglia delle anguille. Si distingue dal maschio (noto anche come ceca) per la grandezza. Se il capitone infatti può raggiungere il metro e mezzo di lunghezza, il maschio può raggiungere i 60 cm.

In Capitanata capitoni e anguille sono presenti soprattutto a Lesina e Cagnano Varano. Si cucinano generalmente alla brace, all’acqua marina o in salsa d’aceto e aglio. Ma è la versione fritta che predomina nel menu natalizio. Il capitone viene sezionato e spellato, tagliato in pezzi uguali, e impanato a mo’ di cotoletta (passato nella farina, nelle uova sbattute e nel pangrattato) e versato in una padella con olio abbondante.

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