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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Vieste

Vìola la sorveglianza speciale e nasconde una 'katana' giapponese: arresto bis per Raduano

E' quanto scoperto dai carabinieri a carico del pluripregiudicato Marco Raduano. La violazione risale allo scorso 21 marzo, proprio quando era rimasto ferito da diversi colpi di arma da fuoco esplosi contro con l'intenzione di ucciderlo

Nascondeva una "katana", la tipica sciabola giapponese, con la lama lunga 45 centimetri, all'interno di un garage in uso esclusivo. E' quanto scoperto dai carabinieri nelle disponibilità del pluripregiudicato Marco Raduano, di Vieste, al quale i militari hanno notificato un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per la violazione degli obblighi della misura di prevenzione della sorveglianza speciale cui era sottoposto, proprio nel giorno in cui rimase vittima di un agguato.

L’ex luogotenente del boss Angelo Notarangelo, ritenuto oggi alla guida del gruppo criminale degli “scissionisti” nella guerra che sta insanguinando Vieste, e che pochi giorni fa era stato arrestato dai carabinieri per un'altra violazione degli obblighi impostigli, si è visto ora notificare una specifica ordinanza di custodia cautelare per una violazione riscontrata lo scorso 21 marzo, proprio quando era rimasto ferito da diversi colpi di arma da fuoco esplosigli contro con l'intenzione di ucciderlo. In quella circostanza, nel corso di una perquisizione del garage in suo uso esclusivo, a pochi passi dal luogo dell'agguato che aveva appena subito, i carabinieri avevano trovato e sequestrato una “katana”, la tipica sciabola giapponese, con la lama lunga 45 centimetri.

Tra le varie prescrizioni previste dalla misura di prevenzione cui Raduano era sottoposto vi è, ovviamente, anche quella che vieta di possedere qualunque tipo di arma. La Procura della Repubblica di Foggia, sulla scorta dei precedenti e della conseguente pericolosità sociale del Raduano, aveva pertanto richiesto al GIP di intervenire con la misura cautelare ritenuta più idonea, cioè la più severa, che è quindi stata emessa proprio per gli stessi motivi sui quali si basava la richiesta. I carabinieri hanno quindi raggiunto Raduano in carcere, dove è ristretto da giovedi scorso, notificandogli il nuovo provvedimento che ne rafforza la permanenza. 

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