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VIDEO | Maxi-sequestro di reperti archeologici: "È risposta dello Stato all'incendio di Faragola"

"Restituita alla pubblica fruizione un bene che, diversamente, sarebbe rimasto nascosto nelle case di qualcuno oppure finito in vendita in varie parti del mondo". Così il tenente colonnello Pierluigi Calabrese, vicecomandante provinciale della GdF di Foggia, a margine dell'operazione "Sacra reliqua", che ha portato al sequestro di oltre 350 reperti archeologici, armi antiche e moderne e addirittura una presunta reliquia (una pantofola attribuita al beato Papa Innocenzo XI). "In questo periodo, la nostra provincia è interessata da fenomeni di criminalità organizzata, ma l'attenzione delle forze di polizia, e della guardia di finanza, non è destinata solo ad altri settori", continua Calabrese. "Si opera a 360°, e questa operazione è tra le risposte più convincenti dello Stato all'incendio del sito di Faragola per far capire a chi vuole approfittare di questa situazione, che l'attenzione è sempre alta per evitare che la nostra provincia venga privata della sua memoria storia e culturale". IL VIDEO

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