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VIDEO | Foggia ‘Libera’ il suo orgoglio antimafia: un fiume umano per le vittime innocenti

Canti, bandiere, colori, sorrisi. Ma anche lacrime. Ed un dolore composto. Quello di chi sopravvive al lutto più grande, perdere un figlio, un marito, un padre, un amico. E non sapere perché. E’ la mafia, si sussurrava ieri. Oggi lo si grida. È una montagna di merda. E’ un passo avanti gigantesco, a Foggia. Terra di grandi delitti ma altrettanto diffusa omertà. Non ci sono pentiti, per dire. Ed è uno dei due territori in cui ancora si continua a sparare, assieme alla Campania. Libera ha scelto di ricordare qui, oggi, 21 marzo, le 972 vittime di mafia.

Per la prima volta la giornata contro le mafie si è tenuta nel capoluogo dauno. In 40mila, secondo fonti della questura, hanno sfilato sotto la pioggia battente, giunti da ogni parte d’Italia. Politica, istituzioni nazionali e territoriali, scuole, tantissime, gruppi scout e associazionismo. E loro, i familiari delle vittime. Le ultime due Foggia le ha trucidate il 9 agosto scorso, in un quadruplice omicidio che ha spezzato le vite dei fratelli Luciani.

Dal palco di piazza cavour si scandiscono lentamente i nomi. E’ un lenzuolo, lungo 972 nomi. Tanti. Troppi. “non sono eroi – urla Daniela Marcone-, l’eroe è una figura che li allontana da noi. Erano nostri, i nostri padri, i nostri figli. Persone normali. Che volevano vivere”. E che mancano. Oggi Foggia li ha abbracciati tutti. Si fa appello alle coscienze di tutti e delle istituzioni in primis, chiamate a rafforzare i presidi di sicurezza e di fiducia. Emiliano annuncia la nascita della Fondazione dedicata a Stefano Fumarulo.

A Foggia le voci dell'antimafia: il video

Le immagini video del corteo a Foggia

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"Disegno di legge e antimafia sociale"

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