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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Il calvario "ingiustificabile" degli ex addetti alla vigilanza della '133'. L'avv. Mongiello: "Non sono lavoratori di serie B"

La nota dell'avvocato Paolo Mongiello, legale di una parte degli ex dipendenti della cooperativa di vigilanza. "Non sono lavoratori di serie B! Percorreremo tutte le strade di legge per vedere risolta la questione”

Oltre al danno, la beffa. E così, i vecchi dipendenti della cooperativa di vigilanza ‘133’, dopo lo scioglimento della struttura, si vedono esclusi dai diritti derivanti dal loro percorso lavorativo. E’ quanto denuncia l’avvocato Paolo Mongiello, rappresentante legale di una parte dei lavoratori ex ‘133’, storica struttura di vigilanza di Foggia, sciolta legalmente da diverso tempo.

Questa cooperativa curava innanzitutto la vigilanza del patrimonio comunale e, dal suo scioglimento, i soci lavoratori, per il servizio svolto, rappresentano la platea storica alla quale deve attingere chiunque si aggiudichi le gare d'appalto bandite dall'Amministrazione comunale relative ai servizi di vigilanza. “Ebbene - spiega il legale - mi corre l'obbligo, proprio in questi giorni, sottolineare che i miei assistiti si trovano esclusi dai diritti derivanti dal loro percorso lavorativo sin dal lontano 2015, ovvero da quando ci fu un'aggiudicazione provvisoria ad un concorrente che fu poi eliminato a seguito di ricorsi al giudice amministrativo”.

“Il concorrente eliminato allora è proprio la Cosmopol spa, attuale aggiudicataria dell'appalto temporaneo di vigilanza. I miei assistiti, costretti a firmare una lettera di dimissioni, transitarono da una parte all'altra su pressione di alcuni amministratori comunali, nonché a seguito di indicazioni formali della stazione appaltante, peraltro violando a mio avviso le norme in tema di passaggio di consegne, con una fretta assurda, e ciò per servire il Comune di Foggia”, si legge nella nota del legale.

“Poi furono abbandonati al loro destino, non rientrarono tra i lavoratori del soggetto che si aggiudicò definitivamente l'appalto. E' da allora che molti di loro vivono un calvario ingiustificabile, fatto di attese, denunce, ricorsi, campagne elettorali, senza soluzione di continuità. In verità, il 24 marzo 2019, poco prima della precedente tornata amministrativa, il Consiglio comunale approvò all'unanimità dei presenti un ordine del giorno che impegnava l'Amministrazione a farsi carico della soluzione di questa vicenda: è rimasto lettera morta”, continua l’avvocato.

“Sono stati inviati solleciti, è stato investito del problema il prefetto di Foggia, ma al momento nessuno sviluppo. Il tema è, come dicevo, quanto mai attuale alla luce di quanto sta avvenendo in queste ore relativamente al passaggio di consegne alla Cosmopol spa, nel quale sarebbero stati esclusi inopinatamente alcuni dipendenti: ebbene, quelli che rappresento legalmente non sono lavoratori di serie b! Se il Comune di Foggia ha fatto finora orecchie da mercante su questa questione, se attendiamo rispettosamente le valutazione del prefetto, non vuol dire affatto che non percorreremo tutte le strade di legge per vedere risolta la questione”.

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