rotate-mobile
Cronaca Torremaggiore

Tre autisti soccorritori del 118 "puniti e sostituiti": il caso finisce in Procura, nel mirino associazione di volontariato

Il caso arriva anche il Procura. Appello dell'avvocato Giovanni Marseglia alla Asl affinché verifichi la situazione di tutti i volontari delle postazioni di 118 in provincia di Foggia.

Fino a gennaio effettuavano anche 13 turni al mese, dopo aver sporto denuncia all'Ispettorato del Lavoro, stranamente, i turni sono diventati solo tre e ad aprile sono stati sospesi. Il caso di tre autisti soccorritori del 118 è arrivato pure in Procura, tramite un esposto del loro legale, l'avvocato Giovanni Marseglia.

I suoi assistiti erano inquadrati come volontari nell'associazione Misericordia di Torremaggiore, convenzionata con la Asl per alcune postazioni del 118 in provincia di Foggia, e hanno intentato un'azione legale per il riconoscimento della natura subordinata del rapporto di lavoro.

L'accertamento del carattere subordinato in luogo del rapporto di volontariato avrebbe chiaramente inciso sulla retribuzione: se il volontario percepisce solo rimborsi spese, che nel caso dei tre autisti soccorritori oscillava tra i 400 e i 600 euro, a un dipendente assunto viene corrisposto un regolare stipendio.

È proprio l'avvocato Marseglia a raccontare la disavventura di Gianfranco Campanaro, Michele De Francesco e Antonio Lupo, operatori del 118 a Volturara Appula e in altri comuni dei Monti Dauni. Riferisce di "turni massacranti", da dodici ore, nel 2019 e fino a gennaio, quando la vertenza avrebbe scatenato un trattamento diverso.

"Nel momento in cui abbiamo presentato la denuncia all'Ispettorato provinciale del Lavoro e abbiamo avviato questa azione legale per la trasformazione del rapporto di lavoro da volontario a subordinato - afferma l'avvocato - l'associazione ha ridotto i turni ai volontari. Li ha discriminati anche economicamente piuttosto che premiarli".

Una volta tagliati drasticamente i turni, è calato vertiginosamente, di conseguenza, anche il rimborso spese e i tre operatori non hanno ancora percepito le spettanze di marzo, pari a 120 euro. Per di più, sono stati sostituiti. "Hanno inserito al posto loro dei nuovi volontari - denuncia l'avvocato Giovanni Marseglia - Ma è possibile che in un momento come questo in cui gli autisti soccorritori del 118 sono importanti, i volontari servono come il pane, questi operatori vengano messi da parte per far spazio poi a dei nuovi volontari?".

I tre operatori, anche alla luce della tragica morte dell'operatore del 118 di Rodi Garganico positivo al Coronavirus, che l'avvocato ascrive alla categoria degli infortuni sul lavoro, si domandano anche se i kit in dotazione fino a quando hanno lavorato fossero sicuri. "La legge dice che, anche in assenza di un rapporto subordinato, nel caso il volontario subisca dei danni o ne provochi ad altri è responsabile l'associazione di volontariato e indirettamente, secondo me, anche la Asl. Ecco perché rivolgo un appello alla Azienda Sanitaria Locale affinché verifichi tutte queste situazioni e tutti questi volontari che in realtà sono dipendenti anche se vengono pagati da volontari".

Trattandosi di un'associazione di volontariato, secondo il legale, la vicenda assumerebbe finanche degli aspetti grotteschi. "Da cittadino mi domando, ma questa ripartenza che dovrebbe vedere tutti noi italiani uniti per tutelare i più deboli da dove deve cominciare se proprio un'associazione di volontariato si comporta in questo modo?".

Sollecita l'attività di indagine dell'Ispettorato, chiede di effettuare ispezioni per verificare se vi siano o meno delle illegalità nell'ambito del servizio di volontariato e che "l'Asl tuteli questo patrimonio umano ora necessario e vitale".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tre autisti soccorritori del 118 "puniti e sostituiti": il caso finisce in Procura, nel mirino associazione di volontariato

FoggiaToday è in caricamento