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Cronaca

Prima unione civile a Foggia. Luxuria: “Landella non vuole metterci la faccia”

A Foggia primo 'sì' in Comune di Michela e Francesca D'Onofrio, non celebrato da Landella. Vladimir Luxuria: "A meno che non aveva un motivo veramente grave, credo che sia intenzionale che lui non l'abbia fatto"

A FoggiaToday Vladimir Luxuria esprime felicità e soddisfazione per la prima unione civile a Foggia, la sua città natale che un anno e mezzo fa ospitò la tappa conclusiva del Puglia Pride. Il “si” di Francesca e Michela D’Onofrio legittima così il successo di quella iniziativa, quando cinquemila persone sfilarono per lo stesso amore, gli stessi diritti. Il 25 ottobre per il capoluogo dauno è una data storica.

Dopo la prima cerimonia al Sud avvenuta l’estate scorsa a Cagnano Varano, la nota conduttrice televisiva evidenzia il boom di richieste in tutta Italia – “alla faccia di quelli che dicevano che era un problema secondario”. Poi aggiunge: “Sono molto contenta, è una gioia immensa. Faccio gli auguri a Michela e Francesca e alla mia città”.

Luxuria sottolinea: “Sono stata alla fiera dedicata agli sposi gay a Bologna e c’erano tantissime coppie che andavano in giro per gli stand per vedere il vestito e il tipo di bomboniera da fare. Vuol dire che c’è molta richiesta”.

Ma cosa è cambiato con la legge Cirinnà? “Mentre una volta chi andava mano per la mano veniva emarginato, oggi viene riconosciuto da una legge di Stato, da un funzionario civile, da un rito. Diventerà sempre più normale vedere e capire che i gay non solo sentono fame, freddo e sonno, ma anche l’amore”.

Sul rito celebrato in Comune - ma non da Franco Landella - l’attivista foggiana dei diritti della comunità LGBT incalza: “A meno che non aveva un motivo veramente grave, credo che sia intenzionale che lui non l’abbia fatto. Non l’ho visto al Pride, credo che sia uno che non ci vuole mettere troppo la faccia”.

Nel precisare però che “il sindaco non è obbligato”, Vladimir Luxuria aggiunge: “È chiaro che se non lo fa lui con la fascia tricolore è intenzionale, perché almeno la prima unione civile, la celebra il sindaco. Come è successo a Cagnano, a Bologna piuttosto che a Roma o Milano”. L’ex deputato della Repubblica conclude: “Spesso chi non ci mette la faccia la perde”.

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