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Cronaca Monte Sant'Angelo

Danni da taglio boschivo, blitz in un cantiere nel Parco: accertate violazioni ambientali e forestali in aree protette

Accertata la condotta illegale, i tre soggetti sono stati denunciati: l’intervento in agro di Monte Sant’Angelo dei Carabinieri Forestali

Nelle ultime settimane i militari in servizio presso la stazione carabinieri Parco Nazionale del Gargano della Foresta Umbra e della stazione di Monte Sant’Angelo, hanno effettuato un sopralluogo presso un cantiere forestale in località ‘Piano Canale’ in agro del Comune di Monte Sant’Angelo, dove erano in corsi lavori di taglio del bosco governato a ceduo matricinato dell’estensione di circa otto ettari. Al sopralluogo partecipava D.F. quale progettista e direttore dei lavori, il rappresentante legale della impresa boschiva D.A. ed il titolare dell’autorizzazione al taglio boschivo Q.P.

Tali lavori di selvicoltura erano stati autorizzati dal servizio Foreste della Regione Puglia, sulla scorta del parere favorevole in merito alla Valutazione di Incidenza Ambientale rilasciata dal settore Ambiente della Provincia di Foggia e del propedeutico parere rilasciato dall’Ente Parco Nazionale del Gargano. Il bosco ricade in zona “1” di rilevante interesse naturalistico del Parco Nazionale del Gargano, nel sito Z.P.S. (Zona di Protezione Speciale della Rete Natura 2000), e su terreno soggetto a vincolo idrogeologico.

Dall’accertamento effettuato si è riscontrato che i lavori sono stati realizzati su una superficie di circa 7 ettari in contrasto alla normativa regionale vigente (R.R. n. 10/2009 e R.R. n. 19/2017), delle misure di conservazione del sito Z.P.S. “Promontorio del Gargano-IT9110039” (R.R. 28/2008-DPGR 360/2017) e delle norme di salvaguardia del parco nazionale (L.394/1991 e DPR 05/06/1995 - All. A). Infatti sono state rilasciate in bosco piante matricine di diametro inferiore a quanto prescritto dall’Ente Parco, molte delle quali di mediocri caratteristiche fenotipiche e vegetative, aduggiate, filate e scarse di chioma, nonché di scarsa resistenza all’isolamento; non sono state riservate a dote del bosco gli esemplari arborei destinati all’invecchiamento indefinito (almeno 10 ad ettaro). Altra violazione riscontrata il bruciamento dei residui vegetali che, in tali aree protette, dovevano essere tagliati in pezzi di 20 centimetri o cippati e distribuiti al suolo; non è stata infine realizzata la chiudenda prima del taglio, come prescritto dall’Ente Parco.

Accertata la condotta illegale, i soggetti venivano denunciati per violazioni ambientali e forestali in aree protette, specificatamente per i reati di cui agli artt. 181 D.lgs 42/2004 e 733 bis del Codice Penale, nonché per il reato di cui all’art. 6 c.2 del D.lgs 178/2014, poiché il materiale legnoso depositato sui luoghi per la commercializzazione (Reg. UE 995/2010) era stato tagliato in violazione alla legislazione nazionale. Si procedeva infine al sequestro probatorio di circa 1.000 quintali di legname ed al sequestro preventivo della restante area di bosco non ancora tagliata.

Secondo i Carabinieri Forestali, trattandosi in realtà di un bosco ceduo invecchiato, doveva essere prescritta, più opportunamente, il taglio di avviamento a ceduo composto o ad alto fusto. In area garganica accade spesso di trovarsi in tagliate di boschi invecchiati dichiarati cedui matricinati il cui intervento risulta più redditizio per l’eliminazione di piante matricine di maggiore dimensione rispetto ai polloni, a discapito dell’Ambiente Naturale Protetto, ma in realtà trattasi di boschi da tagliare secondo criteri più rigorosi stabiliti appunto per i cedui invecchiati la cui utilizzazione risulta meno redditizia.

Tali condotte pregiudicano il rinnovo e la ricrescita del bosco, creando i presupposti per l’alterazione e il deterioramento dell’habitat, con danno ambientale amplificato dal fatto che l’area ricade all’interno del Parco Nazionale del Gargano e in Zona di Protezione Speciale. Le violazioni rilevate, per il rilascio di matricine non idonee e il mancato sgombero dei residui di vegetazione, hanno comportato l’irrogazione di sanzioni pecuniarie per l’importo di oltre 8mila euro.

L’attenzione del Reparto Carabinieri Parco Gargano per le utilizzazioni forestali sarà massima nel Parco nazionale del Gargano, nei Siti di Interesse Comunitari e nelle Zone di Protezione Speciale, al fine di garantire la tutela di tali aree protette da forme di utilizzazioni abusive. Le segnalazioni relative ad emergenze ambientali potranno essere fatte al numero verde 1515 e/o al 112 dell’Arma dei carabinieri.

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