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Cronaca Cerignola / Via Osteria Ducale

Cerignola, agguato nella sala scommesse: "E' stata una vera e propria esecuzione"

Tre colpi di pistola calibro 9x21 hanno ucciso ieri sera il 46enne Luigi Mazzilli. L'ultimo proiettile - "il colpo di grazia" - esploso a distanza ravvicinata al capo

Tre colpi di pistola, tutti andati a segno. L’ultimo, alla testa, esploso a distanza ravvicinata. E’ stata una vera e propria esecuzione quella avvenuta ieri sera, all’interno di una sala scommesse in via Osteria Ducale, a Cerignola. Vittima dell’agguato, Luigi Mazzilli, 46enne del posto, con piccoli precedenti per minacce e resistenza a pubblico ufficiale. Insomma, nulla che possa spiegare la crudeltà e l’efferatezza di tale omicidio.

Il fatto è successo alle 21 di ieri: ad agire due killer giunti sul posto in sella ad un ciclomotore e con il volto coperto da caschi integrali. Dopo aver tentato l’ingresso dalla porta secondaria del circolo (che però si apre solo dall’interno), i due hanno fatto irruzione dall’ingresso principale e hanno aperto il fuoco davanti ai pochi avventori presenti: ufficialmente cinque persone, più il titolare. Nessun altro, per fortuna, è rimasto ferito; i sicari sono andati a colpi sicuro esplodendo tre colpi calibro 9 per 21, tutti andati a segno. Mazzilli è morto sul colpo.

Sull’accaduto, sono in corso le indagini degli agenti del commissariato ofantino, guidati dalla dirigente Loreta Colasuonno, e della squadra mobile di Foggia. Per tutta la notte, la polizia ha interrogato parenti e conoscenti della vittima per ricostruire le ultime ore di vita della vittima. Ascoltati anche alcune persone che hanno assistito all’esecuzione, ma le versioni fornite sono apparse in parte contrastanti, in parte reticenti. “Duole dirlo, ma c’è molta omertà”, ha spiegato la Colasuonno. Nessuno stub - l’esame che permette di rilevare la presenza di polvere da sparo su pelle e tessuti - è stato eseguito.

Poco prima dell’agguato, la vittima aveva incontrato poco prima i due fratelli, poi si era rifugiato nel circolo in attesa di raggiungere la compagna, in stato interessante, una donna che frequentava da meno di un anno. L’uomo era disoccupato: ultimamente lavorava “alla giornata” come bracciante agricolo ma – stando a quanto dichiarato dai fratelli agli inquirenti – ultimamente poteva contare su una consistente somma di denaro, ottenuta quale risarcimento per un grave incidente stradale nel quale fu coinvolto anni fa.

La polizia sta verificando la presenza di telecamere e sistemi di videosorveglianza in zona; la sala scommesse, infatti, è dotata di un servizio di videosorveglianza, ma è privo del supporto per la registrazione delle immagini. Al momento, ogni ipotesi investigativa resta valida, anche se - a fronte della modalità efferata dell’agguato – questo omicidio sembrerebbe inquadrarsi come un brutale regolamento di conti di natura privata.

Cerignola, omicidio in sala scommesse in via Osteria Ducale | FOTO D'AGOSTINO

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