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Cronaca

Suicidio in carcere: detenuto di Polignano a Mare si toglie la vita

Ottavio Mastrochirico vrebbe dovuto scontare una condanna a 26 anni per omicidio: era accusato di aver ucciso una donna di 80 anni nel 2006. Nel penitenziario foggiano è il terzo suicidio

Si è impiccato nella sua cella utilizzando il cordoncino dei pantaloni della tuta che indossava. Ottavio Matrochirico, 36 anni di Polignano a Mare, detenuto dal 2010 nel carcere di Foggia, due sere fa si è tolto la vita. 

Avrebbe dovuto scontare una condanna a 26 anni per un omicidio messo a segno l’8 maggio del 2006: era accusato di aver ucciso una donna di 80 anni. Maria Mancini venne uccisa con calci e pugni dopo che aveva scoperto in casa una coppia di vicini che stava cercando di rubarle qualcosa di valore. I due erano Ottavio Mastrochirico e la moglie di 27 anni, nei confronti della quale le indagini sono ancora in corso.

Entrambi vennero arrestati nel 2010. A tradire l'uomo furono le tracce di Dna trovate su un mozzicone di sigaretta lasciato dall'uomo in casa della donna.

Il 36enne da qualche giorno si trovava da solo in cella, dopo aver avuto dei problemi con gli altri detenuti. Quindi il disperato gesto.

Un agente di polizia penitenziaria è intervenuto. Vano il tentativo di salvarlo, per il detenuto non c’è stato nulla da fare. Si allunga, così, la lista dei suicidi consumati tra le mura dei penitenziari, che salgono a 60 in Italia, 7 nelle carcere pugliesi, il terzo nel carcere di Foggia.

Una vera e propria strage silenziosa che si consuma dietro le sbarre. L’ultimo è avvenuto nel capoluogo dauno nel novembre scorso, quando un 41enne si è tolto la vita trasformando i lembi dei pantaloni in un cappio. Nel gennaio scorso, sempre nel carcere di Foggia, ci fu un ulteriore tentativo, sventato però dal pronto intervento di un agente, a sua volta, poi, aggredito.

E monta nuovamente la polemica sul sovraffollamento dei penitenziari pugliesi ed italiani.

Nei giorni scorsi il carcere di Foggia è stato oggetto di un ulteriore sopralluogo da parte del presidente della Camera penale, Gianluca Ursitti, del segretario dell'Associazione Nazionale Magistrati di Foggia, Antonio Laronga, e del presidente dell'ordine degli Avvocati di Foggia, Tonio Ciarambino, per verificare le condizioni di vivibilità dei detenuti.

Ne emerge una situazione insostenibile, al pari delle altre carceri italiane:  744 reclusi, rispetto ad una capienza di 371 detenuti. Una situazione insostenibile che, secondo l'Osapp, si allarga anche al carcere di Lucera, dove i reclusi sono 250 rispetto ad una capienza di 135 posti.

 

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