rotate-mobile
Cronaca

Basta mezzi lerci e rotti, migranti al lavoro a bordo di un autobus: è la risposta della Regione Puglia dopo la strage dei braccianti

Ammonta a 130mila euro lo stanziamento regionale per il trasporto dei lavoratori agricoli nei campi. Emiliano: "La Regione non dimentica le 12 vittime di un anno fa. Ci saranno altri stanziamenti, costruiamo un sistema virtuoso"

Un anno fa la strage dei braccianti sulle strade di Capitanata. Oggi, ad un anno esatto da quelle 12 vittime, il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano mostra il video che immortala un mezzo della Metaurobus adibito al trasporto dei migranti che lavorano nei campi a significare le nuove misure messe in campo dalla Regione per contrastare il caporalato e tenere fede alla promessa che questa terra si è fatta lo scorso 6 agosto 2018: “Mai più”.

Emiliano dichiara: “Esattamente un anno fa, tra il 4 e il 6 agosto, sedici lavoratori agricoli hanno perso la vita in due terribili incidenti stradali nelle campagne della provincia di Foggia. Viaggiavano in condizioni estreme e inaccettabili. Li voglio ricordare leggendo i loro nomi uno per uno, perché dietro ciascuno di essi c'è una storia che è stata spezzata. E li voglio ricordare mostrandovi, con grande emozione, le prime immagini che ci arrivano in queste ore da quelle stesse campagne, immagini a dir poco storiche per il territorio pugliese. Come vedete decine di braccianti stagionali stanno usufruendo del servizio di trasporto finanziato dalla Regione Puglia per raggiungere i campi. Non era mai accaduto prima. Un'azione concreta di legalità, sicurezza, rispetto della dignità umana.


Abbiamo destinato, infatti, 100mila euro più ulteriori 30mila in favore della Provincia di Foggia, 15mila euro per la Provincia di Lecce e 15mila euro per la provincia di Taranto al fine di garantire un servizio di trasporto pubblico per i lavoratori del comparto agricolo. È un piccolo inizio, ma di fondamentale importanza, per contrastare le dinamiche legate al sistema mafioso del caporalato, offrendo un'alternativa di legalità a lavoratori e aziende. Un percorso che tende al pieno riconoscimento dei diritti umani fondamentali nei confronti di migliaia di lavoratori. Stiamo costruendo un sistema virtuoso connesso alla filiera agroalimentare pugliese, che passa dalle foresterie sino al trasporto.

Sono diverse le aziende che hanno aderito a questa iniziativa e stiamo lavorando incessantemente per coinvolgere tutti i datori di lavoro. Il loro ruolo è fondamentale, perché abbiamo bisogno delle mappe dei luoghi ove queste persone si recano giornalmente a svolgere il proprio lavoro. C'è la possibilità, infatti, di ulteriori stanziamenti di bilancio da destinare al servizio di trasporto. Essere terra di accoglienza significa, soprattutto, liberare questi nostri fratelli dalla drammatica piaga dello sfruttamento lavorativo dell’uomo sull’uomo. Dopo i tragici fatti dello scorso agosto non può esistere memoria senza impegno. Trasformiamo quel dolore insanabile in forza istituzionale e individuale per migliorare le cose.

La Regione Puglia non dimentica Aladjie CEESAY, Gambia; Moussa KANDE,Guinea Bissau; Amadou BALDE, Guinea Bissau; Alì DEMBELE, Mali; Alagie CEESAY, Gambia: Alasanna DARBOE, Gambia; Musa TOURAY, Gambia; Lhassan GOULTAINE, Marocco; Lachen HADDOUCH, Marocco; Cammara BAFOUDI, Guinea Conakry; Romanus MBEKE, Nigeria; Ebere UJUNWA, Nigeria; Eric KWARTENG, Ghana; Anane KWASE, Ghana; Joseph AWUKU, Ghana;
Djoumana DJIRE, Mali.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Basta mezzi lerci e rotti, migranti al lavoro a bordo di un autobus: è la risposta della Regione Puglia dopo la strage dei braccianti

FoggiaToday è in caricamento