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Cronaca Centro - Stazione / Viale XXIV Maggio

Bombe, in 150 al sit-in “Io ci sono”. Gadd: “Serve reazione di presenza”

Questa mattina l’incontro promosso dal GADD. Su quel che resta della vetrina di “Bibop” viene affissa una lettera alla città

Erano circa 150 i manifestanti che questa mattina hanno preso parte al sit-in silenzioso in viale XXIV maggio, dinanzi a ciò che resta del negozio “Bibop Fashion” quasi del tutto distrutto la notte tra il 21 ed il 22 novembre da un ordigno esplosivo.

Dopo la partecipata manifestazione di ieri sera, ancora un’occasione per dire “Io ci sono” (riprendendo il nome dell’iniziativa nata in rete e promossa dal Gruppo Amici della Domenica), per dimostrare e ribadire la propria vicinanza ai titolari dell’attività di Viale della Stazione in rappresentanza di tutte le vittime di minacce, taglieggiamenti e attentati similari. E basta sfogliare le pagine dei giornali in questi giorni per rendersi conto di quante sono state le vittime, solo quest’anno.

All’incontro erano presenti, tra gli altri, anche il sindaco di Foggia, Gianni Mongelli e Daniela Marcone di Libera. Un sit-in silenzioso, una manifestazione “di presenza” perché è dalla presenza della cittadinanza e dalla sua reazione che si deve ripartire. Questo, infatti, l’obiettivo dell’incontro di oggi: una reazione collettiva, di rifiuto di qualsiasi forma di estorsione e intimidazione, ed una reazione di solidarietà per tutti coloro che si sentono soli a fronteggiare metodi violenti, delinquenziali, mafiosi. Al termine dell’incontro, su quella che fino a qualche giorno fa era la vetrina del negozio di abbigliamento, è stata affissa una lettera indirizzata a Luigi ed Antonella, i titolari di Bibop, e a tutta la città. Un messaggio, anche questo, di speranza e vicinanza.

Foggia, sit in "Io ci sino" viale XXIV maggio

Di seguito il testo completo della lettera:

Carissimi Antonella e Luigi,

cari commercianti, nostri concittadini. Noi oggi siamo qui con voi per testimoniarvi la nostra solidarietà. Noi pensiamo che se un negozio salta in aria, non sia solo un problema del titolare, o delle persone che abitano vicino o della categoria dei commercianti. Noi pensiamo che un negozio che salta in aria sia un problema di tutta la comunità foggiana.

C’è qualcuno che pensa di tenerci in pugno con questi atti vigliacchi fatti nel cuore della notte, qualcuno che si crede più furbo degli altri perché può campare sulla fatica e sul sudore della gente. Ci rivolgiamo a queste persone che seminano distruzione. Questa città ha una dignità, ha un cuore pulsante di gente che lavora e subisce una crisi pesante e fa sacrifici tutti i giorni. Noi non accettiamo la vostra logica, non saremo mai come volete voi.

Chi è onesto invece sappia che c’è una comunità di gente onesta che lo sorregge e lo aiuta. Il nostro appello va alle Istituzioni e alle forze dell’Ordine. Che intervengano per tutelarci, che aiutino gli anelli della catena più deboli che vanno soccombendo in questo momento così difficile. Si sappia che la criminalità non può vincere, non avrà mai questa città. Nei momenti più difficili bisogna stringersi e andare avanti uniti, lottando senza se e senza ma contro qualsiasi forma di potere criminale.

Diceva Giovanni Falcone: “La mafia non è affatto invincibile. È un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio, e avrà anche una fine”. Ecco, noi crediamo in queste parole. Perché se non ci credessimo non avrebbe senso il nostro essere qui oggi.

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